Ora sono guai per Immobile, denunciato dall'autista del tram per lesioni stradali

A distanza di quattro mesi dallo scontro tra il suv del capitano della Lazio e la vettura della linea 19, il conducente, che era rimasto ferito, chiede giustizia

Ora sono guai per Immobile, denunciato dall'autista del tram per lesioni stradali
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Arriva un colpo di scena inatteso per Ciro Immobile, coinvolto il 16 aprile scorso in un incidente con un tram della linea 19 in piazza delle Cinque Giornate, all'altezza di Ponte Matteotti, in Prati mentre era alla guida del suo Land Rover.

La chiusura delle indagini

Per la polizia locale l’indagine si era chiusa con un nulla di fatto. Impossibile accertare le responsabilità: era stato un sinistro stradale come tanti, che le rispettive assicurazioni avrebbero dovuto risolvere. A distanza di quattro mesi dal fatto, però, ora il conducente del tram chiede giustizia e nei giorni scorsi ha formalmente denunciato il capitano biancoceleste in base all'articolo 590-bis del codice penale, ovvero per il reato di lesioni personali stradali gravi o gravissime. Lo rivela Il Messaggero.

L'uomo, 56 anni, era rimasto ferito nello scontro. Aveva lasciato il policlinico Umberto I con una prognosi di sette giorni che poi però si sono protratti nel tempo. Tanto che alla denuncia, presentata nei giorni scorso, sono stati allegati referti medici per circa tre mesi e mezzo."Non me la sento di parlare di quel giorno, non ho nulla da dire o da aggiungere", spiega dopo avere fatto denuncia alla caserma dei carabinieri della Garbatella.

La ricostruzione dei fatti

Nello scontro, avvenuto di domenica mattina alle 8.30, i feriti furono in totale dodici, tra cui lo stesso Immobile e le sue due figlie di 8 e 10 anni ricoverate ma per fortuna non gravi. Il centravanti, allora, riportò un trauma alla colonna vertebrale e una costola rotta, nonché una contusione alla mano. Uno spavento enorme per tutti: il muso del Land Rover dell'attaccante si accartocciò su se stesso, il tram venne sbalzato addirittura dai binari, a riprova della violenza dell'impatto.

Entrambi, sia il conducente del mezzo di trasporto pubblico che Immobile (che proveniva dal lungotevere) dichiararono di essere passati con il verde. Subito dopo l'incidente l'attaccante aveva accusato l'autista del 19 di essere passato con il rosso: "Il mio semaforo era verde e non mi sono distratto, altrimenti non sarei riuscito a sterzare frenando immediatamente". Il conducente Atac, da parte sua, ascoltato due volte dai vigili, aveva fornito invece una versione contrapposta: "Ricordo di aver superato il semaforo col verde e l'auto che sopraggiungeva a grande velocità".

I punti ancora da chiarire

Una circostanza non del tutto improbabile tenuto conto che più di un tassista testimoniò che in quei giorni il rosso e il verde dell'impianto semaforico scattavano con una rapidità estrema non dando modo a chi viaggiava sulla corsia preferenziale - come il tram - di avere il tempo di oltrepassare il ponte. Ipotesi, tuttavia, che non avrebbe trovato conferma in quanto sostenuto dall'Agenzia per la mobilità i cui tecnici affermarono non fosse stata riscontrata alcuna anomalia sul funzionamento del semaforo.

Ma ora dopo la denuncia lo scenario cambia. La questione è destinata ad approdare sui tavoli dei pm di piazzale Clodio, dando il là a nuove indagini e a eventuali ulteriori approfondimenti su telecamere da visionare, perizie da richiedere e testimonianze da prendere a verbale. Ma paradossalmente l'apertura di un procedimento penale potrebbe favorire l'accordo tra le parti oltre che la determinazione in maniera più veloce di un risarcimento alla parte lesa.

La contromossa

Dopo la notizia della denuncia, arriva la contromossa del bomber di Torre Annunziata. "Alla luce del susseguirsi degli eventi dopo l'incidente, per tutelarsi e per tutelare le sue bambine coinvolte nell'incidente, Ciro Immobile mi ha dato mandato affinchè depositassi querela per lesioni gravissime sia per lui sia per le due minori. Tutti e tre, ma in particolar modo le due bambine, hanno subito lesioni importanti ai fini della querela, con prognosi del solo pronto soccorso rispettivamente 20 Ciro, 30 e 50 le bambine.

E' la prima volta, invece, in 15 anni che mi occupo di risarcimento danni, che mi capita di vedere una denuncia per 7 giorni di prognosi al pronto soccorso, quelli del conducente del tram". Lo afferma all'AGI l'avvocato Erdis Doraci, legale della famiglia Immobile. Da non dimenticare inoltre la precedente richiesta di risarcimento danni presentata contro l'Atac.

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