Olio e vino liguri con il sommelier nell’enoteca pubblica

Una proposta di legge di Forza Italia per valorizzare i prodotti dop della regione

Olio e vino liguri con il sommelier nell’enoteca pubblica

Assaggiare l’olio ligure in una «elaioteca» seguendo il consiglio di veri sommelier, così come si fa con il vino. Passa anche dai prodotti tipici della nostra terra la promozione turistica dalla Liguria. Questa strada per la valorizzazione è stata intrapresa dalla proposta di legge di Forza Italia che ha presentato in Regione le «Norme per favorire la tutela, la promozione, la diffusione e il commercio dei vini e degli oli liguri di qualità» che ha come primo firmatario Gabriele Saldo, capogruppo azzurro. Per centrare l’obiettivo il testo prevede diverse iniziative. In particolare si propone la creazione della elaioteca-enoteca regionale allo scopo di dare un contributo alla valorizzazione e alla diffusione anche commerciale degli oli e dei vini liguri. L’elaioteca-enoteca dovrebbe avere una sede regionale e una in ogni provincia ligure, a gestirla sarà un’associazione ala quale partecipano gli enti pubblici, enti a partecipazione pubblica, consorzi di produttori agricoli riconosciuti, cooperative agricole, soggetti privati ed altri organismi del settore.
Ma non è tutto. Si dovrebbe tentare di incentivare l’impiego di vini e oli liguri da parte delle imprese che esercitano attività di ristorazione e ospitalità: ristoranti, alberghi, trattorie, pizzerie, e magari centri ad hoc.
Verrebbe realizzata anche una carta degli oli liguri di qualità, così come quella dei vini, offrendo al pubblico i prodotti più qualificati del territorio. Contributi specifici e agevolati sono previsti per questi esercizi. Inoltre i ristoranti presenterebbero l’olio in bottiglie piccole, che il cliente se vuole potrà portare a casa.
La Regione dovrebbe impegnarsi a mettere in atto iniziative per promuovere i prodotti, creando anche l’Albo regionale per la ristorazione garante dell’olio extravergine di oliva e dei vini di qualità liguri.
Infine andrebbero create figure professionali esperte nei settori di produzione, dalla coltivazione di viti e ulivi fino alla realizzazione del prodotto finale.

«Il turismo del vino e quello enogastronomico diventano oggi un settore di interesse economico e sociale - commenta Saldo - Quindi occorre dare un contributo alla valorizzazione di questi nostri prodotti di eccellenza».
In Liguria nell’ultimo anno sono stati prodotti 5,152 quintali di olio certificato dop.

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