Ore decisive per il trasferimento dei grossisti nell’ex Alfa di Arese. Ieri vertice a Palazzo Marino con le associazioni italiane di quartiere Trasloco di Chinatown: ultimatum per venerdì De Corato incontra la comunità: «Mi diano una risposta altrimen

Il Comune dà l’ultimatum a Chinatown. Quattro giorni di tempo ai grossisti del fortino Sarpi-Bramante-Canonica per decidere se accettare la proposta di spostarsi ad Arese, nell’area dell’ex fabbrica Alfa. Un trasferimento che convicerebbe Palazzo Marino a ritardare l’avvio della zona a traffico limitato che dal prossimo luglio impedirà, grazie alle telecamere, l’accesso. Solo un primo passo, spiega Riccardo De Corato, verso la completa pedonalizzazione tanto temuta dai commercianti anche italiani. Ieri il tavolo a cui, oltre al vicesindaco, hanno partecipato i rappresentanti della comunità cinese, quelli dei commercianti italiani e dei comitati.
«Non sappiamo ancora che cosa decideremo di fare - le parole di Hu Xiao Bing, uno dei portavoce - Dobbiamo consultare i commercianti. Ognuno ha la sua idea: c’è chi è disponibile anche ad andar via e chi invece vuole rimanere». Ancora critici quelli di Vivisarpi.

«In questi tre anni - attacca il presidente Pierfranco Lionetto - i commercianti cinesi sono raddoppiati di numero. Da 250 a quasi 500 e agiscono assolutamente fuori dalle regole. E oggi chiedono ancora di ampliare l’orario del carico e scarico».

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