«Gli organizzatori vanno perseguiti»

Gli organizzatori di rave party come quello nel Salento e del Molise, nel corso dei quali due giovani sono morti presumibilmente per overdose, vanno identificati e perseguiti. Lo afferma Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al contrasto delle tossicodipendenze. «L’ennesimo decesso nell’ambito di un cosiddetto rave party - ha spiegato in una dichiarazione - dimostra quanto sia necessaria una continua opera di prevenzione e di repressione dei fenomeni collegati alla droga. Il sia pur tempestivo intervento delle forze dell’ordine non ha potuto evitare il peggio.

Si tratta ora - ha sottolineato Giovanardi - di identificare e di perseguire con la massima severità gli organizzatori di questi happening, che devono in qualche modo rispondere delle conseguenze derivanti dalla violazione delle regole previste dall’ordinamento, per garantire la sicurezza nei concerti e nelle manifestazioni musicali». In molti paesi europei, Francia in testa, i rave party sono stati proibiti per ragioni di ordine e salute pubblica.

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