Ormai è guerra per l’oro della Formula 1

Parigi. Il presidente della Fia, Max Mosley, lancia la sfida al patron del Circus Ecclestone per il controllo assoluto della F1. Al termine del Consiglio mondiale di ieri a Parigi, la Fia ha annunciato che «avvierà consultazioni ad ampio raggio con i team di F1». La battaglia è sui diritti economici della competizione mondiale e sul governo stesso del business. Ecclestone vorrebbe che la Fia si occupasse solo della parte sportiva, Mosley vuole invece controllare tutto e mettere da parte l’ingombrante avversario. In ballo ci sono centinaia di milioni di euro e la credibilità di uno sport che negli ultimi tempi ha fatto numerosi passi falsi. La Fia ha inoltre espresso l’intenzione di varare nel 2009 una nuova competizione, denominata Formula 2, per i giovani piloti. L’obiettivo è permettere ad un team di competere con un investimento di 200.000 euro a stagione per ciascuna monoposto.

Anche questa scelta, oltre all’aver mantenuto in calendario il Gp di Francia a Magny Cours, indigesto ad Ecclestone, pare confermare il muro contro muro fra i due poteri. Ecclestone, infatti, da sempre supporta la Gp2, serie B della F1, ma certamente più costosa della futura F2.

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