Orrore in Messico Strangolate due giornaliste

Strangolate e lasciate in un giardino pubblico, i corpi nudi e con mani e piedi legati. Così hanno ritrovato due giornaliste messicane, molto note in patria, scomparse nella capitale mercoledì sera: Ana Maria Marcela Yarce Viveros e Rocio Gonzalez Trapaga, entrambe 48enni e molto amiche. Una era la fondatrice del settimanale d’inchiesta «Contralinea», l’altra una freelance, inviata di «TeleVisa». I loro cadaveri sono stati ritrovati uno accanto all’altro in un giardino pubblico di Iztapalapa, sobborgo operaio alla periferia sud-orientale della capitale. Sul collo, evidenti segni di strangolamento.
La polizia non esclude alcun movente, inclusi quelli passionali, ma sembra che le due piste più battute siano quelle dell’omicidio di genere e una rapina finita tragicamente.

Secondo il quotidiano Reforma infatti, prima di vedersi per cenare insieme le due donne sarebbero passate in banca, dove Gonzalez Trapaga avrebbe ritirato una forte somma di denaro. Il Messico è considerato il paese più pericoloso dell’intera America latina, specialmente per i giornalisti: con l’omicidio delle due donne sono ormai almeno 74 quelli uccisi dal 2000.

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