Il Paese delle casalinghe «eco-sostenibili»

Un'indagine Gfk Eurisko-Assocasa rivela: le donne italiane attente all'ambiente nella scelta e nell'uso dei prodotti per la cura della casa. Cresce la consapevolezza su consumi e energia, ma c'è ancora un gap in sicurezza, perché in poche fanno attenzione a simboli ed etichette

Se è vero che la cura del pianeta comincia dal tinello di casa, ecco il paese che forse non t'aspetti, cioè un'Italia che ha fatti notevoli passi avanti nel rispetto dell'ambiente: garantisce un'indagine Assocasa (Federchimica) condotta da Gfk Eurisko. Dimmi come lavi e ti dirò quanto sei eco-consapevole, insomma.
Il campione preso in considerazione dai ricercatori - composto quasi interamente da donne, ancora oggi le prime e spesso uniche responsabili degli affari domestici alla faccia della parità dei ruoli con i signori mariti/compagni - evidenzia come tre italiani su quattro utilizzano la giusta quantità di prodotto nel lavaggi, controllando attentamente le istruzioni consigliate sulla confezione. E, finalmente, ormai il 90 per cento dei lavaggi sia in lavatrice sia in lavastoviglie, viene effettuato a pieno carico. A parte naturali effetti distorsivi al rialzo in caso di dichiarazioni spontanee, gli intervistati rivendicano di porre attenzione al corretto smaltimento delle confezioni di detersivi e affini, sebbene i dati reali sull'esito della raccolta differenziata nelle nostre città spesso mostrino una tendenza opposta.
Certo, c'è ancora da migliorare per quanto concerne sprechi e uso razionale dell'energia: per fare un esempio, soltanto la metà degli italiani utilizza la lavastoviglie evitando di superare la soglia dei 50-55 gradi di temperatura. Altra nota stonata l'attenzione riservata alle etichette, ancora piuttosto scarsa; così come non si dimostra la corretta conoscenza dei simboli (quelli che stanno per «corrosivo» e «tossico» in particolare) al contrario di quanto si ritenga tutt'altro che intuitivi per il senso comune. I dati sono eloquenti: meno del 30% degli italiani legge con attenzione icone e etichette; inoltre, curiosità interessante, appena il 5% conserva in luoghi sicuri i prodotti per la casa come invece andrebbe fatto specie per proteggere i bambini - la risposta «sotto il lavello» resta quindi un classico.
Eppure «l'indagine sugli di cura della casa ci restituisce un quadro delle abitudini quotidiane degli italiani in tema di rispetto per l'ambiente e tutela della salute - commenta Massimo Sarcina, research director di Gfk Eurisko -. Questa ricerca conferma comunque il trend positivo di acquisizione di consapevolezza ecologica dei consumatori e aggiunge spunti di riflessione sul tema sicurezza».

Magari a cominciare dalle corsie del supermercato, considerato che fattori decisivi per l'acquisto di un prodotto, oltre alla convenienza del prezzo - e, attenzione, mai sottovalutare il «profumo» -, sono a diverso titolo la presenza di etichette che certifichino un basso impatto sull'ambiente; la presenza sulla confezione di simboli che indicano come utilizzare il prodotto e gli eventuali pericoli per l'utilizzo; la possibilità di ricaricare nel punto vendita la confezione una volta terminata; infine che il prodotto sia «concentrato».
La metamorfosi è in atto, così le «massaie» del vecchio Carosello stanno diventando green.

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