Cronaca locale

"Angela Stefani è stata uccisa": dopo 9 mesi arrestato a Salemi l'ex compagno

Arrestato dai carabinieri il presunto assassino di Angela Stefani, scomparsa a Salemi lo scorso gennaio. I militari della Compagnia di Mazara del Vallo, hanno arrestato ll'ex compagno, Vincenzo Caradonna. È accusato di omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere e detenzione di ordigni esplosivi.

"Angela Stefani è stata uccisa": dopo 9 mesi arrestato a Salemi l'ex compagno

Svolta nelle indagini sulla morte di Angela Stefani, scomparsa dal febbraio scorso a Salemi nel trapanese. I carabinieri di Mazara del Vallo, hanno arrestato, su richiesta della Procura della Repubblica di Marsala, Vincenzo Caradonna 47 enne, originario di Salemi. L'uomo, ex compagno della donna, è accusato di omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere, e detenzione di ordigni esplosivi. La donna, madre di due figli avuti da una precedente relazione, era scomparsa da tempo. Da febbraio si è mossa la macchina delle ricerche, coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala in sinergia con la Prefettura di Trapani, che ha interessato vaste aree urbane e rurali, compresi laghi, fiumi e pozzi della campagna salemitana e dei comuni limitrofi ritenuti di interesse. I Ris sono riusciti a ricostruire la dinamica dell'evento delittuoso, i punti di impatto che hanno originato le macchie di sangue della vittima rinvenute e le loro traiettorie. Secondo quanto ricostruito, si è consumata un'aggressione violenta, a seguito della quale la donna avrebbe riportato delle gravi ferite con perdita di sangue.

Durante le indagini sono state ascoltate numerose persone che hanno permesso di riscostruire le ultime ore di vita della donna e che ne hanno messo in evidenza la personalità violenta del compagnio. Determinante pertanto, si è rivelato il lavoro svolto dai Ris sulle tracce ematiche. In particolare, all'interno di un immobile in cui Caradonna viveva con la donna scomparsa, è emerso come vi fosse stato un grossolano tentativo di bonificare l'ambiente dove si sarebbe consumata un'aggressione violenta, a seguito della quale la donna avrebbe riportato delle gravi ferite con perdita di sangue. Sarebbero almeno sei i colpi inferti alla donna. A Caradonna è stata contestata anche la detenzione di ordigni esplosivi artigianali da lui stesso costruiti e rinvenuti dai carabinieri nella sua abitazione al momento della perquisizione della casa nei momenti successivi alla denuncia di scomparsa.

L'arrestato è stato condotto al carcere di Trapani.

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