Coronavirus

Da Codogno a Palermo: denunciato un uomo dalla Polizia municipale

Sorpreso dalla polizia municipale mentre passeggiava a Palermo. L'uomo però, doveva restare in isolamento obbligatorio. Era stato a Codogno fino a dieci giorni fa

Da Codogno a Palermo: denunciato un uomo dalla Polizia municipale

Da Codogno a Palermo. L'episodio ha dell'incredibile ma è realmente accaduto oggi pomeriggio nel capoluogo siciliano. Una pattuglia della polizia municipale, in servizio di controllo del territorio, ha fermato un uomo, secondo le disposizioni del DPCM dell'11 marzo, che stava facendo una passeggiata nella zona residenziale di Palermo. Nulla di strano, se non fosse che l'uomo proveniva da Codogno, in provincia di Lodi. Una delle zone rosse più colpite dall'emergenza sanitaria legata al coronavirus. Gli agenti che lo hanno fermato gli hanno chiesto il documento d'identità e l'autocertificazione. Poi, l'incredibile scoperta avvenuta a seguito delle risposte fornite dall'uomo agli stessi agenti. Dai controlli è risultato che l'uomo, un cinquantenne domiciliato a Palermo, si era recato ad inizio di marzo in Lombardia, nello specifico proprio a Codogno. È rientrato a Palermo lo scorso 9 marzo e avrebbe dovuto trovarsi quindi, come previsto dalle ordinanze emanate dal presidente della Regione, in stato di isolamento fiduciario fino al 23 marzo prossimo. Ai vigili che gli hanno contestato lo spostamento, l'uomo ha spiegato di essersi allontanato dal domicilio per dar da mangiare ad un cane randagio della zona. Una versione che non ha convinto affatto la polizia municipale che non ha potuto fare altro che accompagnarlo al proprio domicilio e denunciarlo per la violazione dell'articolo 650 del codice penale.

Cosa dice nello specifico l'articolo 650 del codice penale sull'inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità? L'articolo dispone che: "Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall'Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d'ordine pubblico o d'igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a duecentosei euro".

In ogni caso è bene precisare che Codogno, dove tutto è iniziato, non è più zona rossa. Anzi nel lodigiano il sistema di isolamento e di chiusura totale di tutte le attività per 15 giorni ha funzionato e ha permesso di azzerare il numero dei contagi. Resta però, l'inosservanza di un'ordinanza regionale che prevede l'isolamento fiduciario per tutti coloro che arrivano dalle regioni del nord. Una disposizione che l'uomo non ha compreso affatto, dato che è stato sorpreso mentre passeggiava in città.

Nell'Isola nelle ultime settimane sono rientrate oltre 33 mila persone. "Le misure restrittive sono imposte dalla situazione - dice il governatore Nello Musumeci -. Abbiamo già bloccato gli accessi in Sicilia, la prudenza e la prevenzione suggeriscono altre misure restrittive per l'accesso all'isola.

Ma fra qualche ora anche ci saranno ulteriori restrizioni e l'ingresso sarà permesso solo per gravissimi motivi sanitari e personali, consentiamo l'accesso in Sicilia solo alle forze dell'ordine e agli operatori sanitari".

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