In un momento di crisi economica a livello globale, saper parlare quotidianamente tante lingue è diventato ormai fondamentale per riuscire a crearsi nuove opportunità di impiego. Se poi qualcuno è bravo a differenziarsi parlando, a esempio, il giapponese o l'arabo, si troverà certamente in una posizione avvantaggiata in un momento storico nel quale l'offerta di lavoro è, purtroppo, decisamente superiore alla domanda. Non serve, insomma, avere una App sul proprio tablet che possa tradurre simultaneamente ogni lingua straniera. Occorre una preparazione seria anche se tutto questo potrebbe non bastare. Per entrare a far parte della società e, soprattutto, nell'ambiente lavorativo, è indispensabile avere anche la consapevolezza delle proprie capacità. Come insegnano al liceo Dardi, bisogna imparare a studiare prima di farlo. Il problema, poi, è mettere il tutto in pratica, per non arenarsi alla «grammatica». Per questo, sono preziosi quei laboratori che permettano, agli studenti, di sperimentare «sul campo» e trasformare la teoria applicando e testando le proprie conoscenze acquisite. Il metodo, anzitutto. «Abbiamo sperimentato l'introduzione della lingua russa - racconta la Anna Maria Bronzellino, coordinatore didattico del liceo Dardi - ma, sinceramente, è stato un flop. Così, ci siamo concentrati sulle lingue più classiche. Inglese, francese, tedesco e spagnolo, nella convinzione che sia essenziale l'interiorizzazione del metodo di studio di una lingua straniera che, una volta trasmesso agli studenti, potrà poi essere sfruttato per l'apprendimento di altre lingue come, ad esempio, il cinese a livello universitario. Non è semplice inserire lo studio di nuove lingue, soprattutto perché richiede un lavoro molto preciso e approfondito anche sul personale docente che deve garantire la qualità». I metodi di studio si sono sicuramente affinati negli anni, ma gli strumenti di lavoro e di apprendimento sono stati completamente rivoluzionati. Il liceo Dardi, consapevole dell'importanza della modernizzazione degli strumenti, volta alla condivisione tra studenti e insegnanti di un percorso didattico comune e anche modificabile, ha dotato gli studenti di tutte le classi di un tablet iPad che consenta loro, attraverso una password personale, di accedere ad uno spazio virtuale dedicato e condiviso. Ai ragazzi, però, non servono solo le lingue o la possibilità di avere uno strumento tecnologico. Il Liceo Dardi è una sorta di Virgilio che guida, offrendo indicazione valide alla formazione di uno studente considerandolo però non solo come tale ma puntando allo sviluppo completo della sua persona e personalità.
«Il nostro liceo - specifica con giusto orgoglio la dottoressa Bronzellino - conserva intatti i valori e i principi del suo fondatore, Marcello Dardi. L'importanza dell'individuo è sempre al centro del nostro lavoro, ma non si può prescindere dal vortice della tecnologia. I nostri ragazzi guardano avanti, sono proiettati verso il futuro. E noi li aiutiamo».VPe- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.