Paura del dottore? Portagli il peluche

Se il dinosauro Gedeone ha battuto la testa e deve farsi medicare con un cerotto oppure deve fare una puntura non deve aver paura: c’è l’ospedale dei pupazzi dove i medici gentili insegnano ai pupazzi e - soprattutto - ai loro «papà» e «mamme» a non spaventarsi davanti a un camice bianco e uno stetoscopio. È l’iniziativa portata avanti da alcuni studenti di Medicina che con una vera e propria tournée nelle scuole, negli ospedali e negli ambulatori di tutta Italia stanno pubblicizzando il loro progetto «Teddy bear hospital» per aiutare i bambini piccoli a superare l’ansia dell’incontro coi i medici. E presto saranno anche a Genova.
Qualunque genitore conosce lo sgomento del proprio bambino alla vista del dottore: fin dall’inizio i più piccoli fanno fatica ad accettare anche la visita meno invasiva, senza considerare problemi più gravi. Ma secondo gli studenti dell’associazione «Teddy bear hospital», nata dal Sism segretariato italiano studenti Medicina (www.sism.org), vincere l’ansia si può. Questi studenti basano la propria attività sulla profonda convinzione che, spostando la paura dei bambini da se stessi ai propri beniamini, gli stessi piccoli diventano più sicuri e familiarizzano con i dottori: insomma avviene un transfert positivo. L’iniziativa che coinvolge 29 facoltà di Medicina in tutta Italia ha comunque illustri precedenti all’estero: in Germania, Olanda e Portogallo l’ospedale dei pupazzi è da tempo una realtà e in base ai questionari già distribuiti ai genitori risulta che i bambini che hanno vissuto l’esperienza dell’ospedale dei pupazzi hanno poi dimostrato meno ansia nell’affrontare il contatto con i dottori. Anche a Genova il progetto è destinato a bambini di età compresa dai tre ai sette anni che si troveranno di fronte a una struttura sanitaria vera e propria con un’accettazione, un pronto soccorso, reparti specialistici. I bambini portano i loro pupazzi e i medici chiedono di cosa soffrono: poi viene compilata la cartella clinica con il nome del peluche, con la malattia di cui soffre e la prescrizione di eventuali medicine.

A questo punto i piccoli «genitori» devono correre in farmacia a prendere i fermabua, le dumbogocce e gli ammazzabestiole - in realtà caramelle - da usare con molta cautela. L’ospedale dei pupazzi arriva a Genova a maggio: il 13 sarà all’asilo Firpo di Sampierdarena, il 18 alla Jesse Mario e il 28 al Porto Antico a disposizione di tutto il pubblico.

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