La tv segreta nello Studio Ovale ma non solo: i vizi di Joe Biden

Tra gaffe madornali e show colorati, il dem ha annunciato la ricandidatura nel 2024. E spuntano alcune abitudini a dir poco singolari

La tv segreta nello Studio Ovale ma non solo: i vizi di Joe Biden

"Dite che sono vecchio? Io direi stagionato. Dite che sono anziano? Io direi saggio". Occhiali da sole e copione ricco di gag, Joe Biden ha difeso strenuamente i suoi 80 anni nel corso dell'annuale cena dei corrispondenti della Casa Bianca all'Hotel Hilton, regalando una raffica di battute ai presenti: da Trump a De Santis, passando per Murdoch e Elon Musk, tante le vittime del suo faticoso brio. In altri termini, il capo della Casa Bianca ha fatto di tutto per dimostrare di essere pimpante e di meritare a pieno titolo la ricandidatura alle elezioni in programma nel 2024.

In molti hanno avanzato qualche dubbio sulla sua età: ad 80 anni è già il presidente più anziano della storia americana e se rieletto completerà il secondo mandato a 86 anni. Preoccupazioni più che lecite, considerando le numerose gaffe collezionate nel corso degli ultimi anni: dagli incidenti diplomatici con Russia e Cina alle topiche più soft come la confusione tra All Black e Black and Tans in Irlanda. E come dimenticare la stretta di mano all'amico fantasma.

Lavoro, lavoro, lavoro. Questo sarebbe l'unico pensiero di Biden, anche se in realtà c'è di più, molto di più. Non come il predecessore Donald Trump, ma anche il democratico è a dir poco ossessionato dai media. Certo, il tycoon è stato una star da reality e ha saputo monopolizzare l'attenzione di media e giornali, intervenendo spesso in prima persona e senza filtri. "Sleepy Joe" è sicuramente più moderato, ma di certo non fa parte della categoria 'duri e puri'. Come evidenziato dai ben informati di Politico, Biden è un avido consumatore di media con tanto di televisione nascosta nello Studio Ovale, è spesso in sintonia con il modo in cui i media lo ritraggono ed è probabile che si arrabbi per le critiche ricevute. E spuntano sfiziosi particolari sulle sue abitudini alla Casa Bianca...

La routine mattutina di Biden è ormai sempre la stessa. Sveglia attorno alle ore 6.00, colazione e via con la cyclette: la forma fisica e il benessere prima di tutto. Ma niente cuffiette o stereo, il presidente americano accende la televisione per il suo appuntamento fisso: "Morning Joe", il talk show condotto da Joe Scarborough in onda dalle 6.00 alle 10.00 su MSNBC. Ma non è tutto: se la casalinga prende il telefono e dice la sua su Twitter, il dem prende il telefono e chiama questo o quell'ospite per dire la sua o per complimentarsi per quanto sostenuto nel corso della diretta.

Joe Biden

Un'altra curiosità su Biden e il suo rapporto con i media riguarda lo Studio Ovale. Tra i cinque ritratti presidenziali appesi sopra il caminetto e la scrivania che trasuda storia, spunta un piccolo televisore segreto. Un apparecchio da 10-12 pollici sempre sintonizzato sulla CNN, così da monitorare eventuali commenti sulla sua amministrazione o sui suoi rivali politici. Una cosa è certa, presta molta attenzione al numero di persone che lo difendono nei talk show e spesso decide di contattare scrittori ed editorialisti per consigli e commenti. Tra i tanti esempi, l'estate scorsa ha chiamato Jim Messina dopo averlo visto su MSNBC difendere l'agenda dell'amministrazione. Insomma, è semplice: se parli bene di Biden, tieni il telefono acceso che ti può chiamare da un momento all'altro.

Anche Biden ha i suoi preferiti all'interno del sistema mediatico americano, quasi tutti suoi "contemporanei", ovvero giornalisti e commentatori con cui interagisce sin dagli anni al Senato. Il cerchio magico comprende gli editorialisti del Times David Brooks e Thomas L. Friedman, l'editorialista di "Morning Joe" Mike Barnicle, il giornalista del New Yorker Evan Osnos. E il rapporto di Biden con la stampa è molto stretto, lui che è legato ancora all'odore della carta: secondo quanto confidato da alcuni ben informati, sin da quando è entrato in carica nel 2021, ha chiesto agli assistenti di assicurarsi che le edizioni cartacee del New York Times, del Washington Post e del Wall Street Journal fossero a sua disposizione nella residenza della Casa Bianca. Soprattutto in caso di commenti agiografici, sempre apprezzati dai democratici.

Joe Biden

Nonostante tutto ciò, Joe Biden non ama l'enorme copertura che i media gli riservano. Più di una volta si è rifiutato di rispondere a domande scomode e non ha quasi mai interagito con la stampa a bordo dell'Air Force One, se non per lamentarsi. Raramente ha protestato per un articolo specifico, anche se alcuni lo hanno mandato su tutte le furie: tra questi, un approfondimento di Peter Baker del New York Times sulla sua età, una "questione scomoda". Eppure è semplice non farlo arrabbiare: basta scrivere che ha 32 anni.

Sempre in prima linea per evidenziare l'importanza dell'indipendenza della stampa e il suo ruolo in una democrazia, Biden si è spesso lamentato in privato della copertura mediatica riservata al predecessore e ad altre controversie fugaci: a suo avviso, tv e giornali non sono riusciti a rendere il giusto merito ai risultati della sua amministrazione.

In particolare, si è lagnato del fatto di essere difeso da poche persone nei talk show televisivi. La soluzione è dietro l'angolo: la nascita di Tele Joe, emittente che parlerà 24 ore su 24 del presidente più giovane della storia americana e che ha ottenuto i migliori risultati di sempre.

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