Allarme pannolini: "Sostanze tossiche e rischio cancro"

Contengono agenti vietati da Bruxelles E c'è pure il glifosato: sorvegliato speciale

Allarme pannolini: "Sostanze tossiche e rischio cancro"

Su tutti i campioni è stata rilevata almeno una sostanza chimica oltre le soglie sanitarie consentite. Anche su quelli che si definiscono «ecologici». Poi sono stati trovati profumanti e idrocarburi sopra i limiti. E infine pesticidi, molti dei quali - lindano, quintozene ed esaclorobenzene - vietati nell'Unione europea dal 2004, tranne il glifosato, che nonostante campagne e mobilitazioni in Europa è ancora ammesso, pur essendo stato classificato dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) come possibile cancerogeno. È un rapporto inquietante quello sui pannolini usa e getta fornito in Francia dall'Anses (l'Agenzia per la sicurezza sanitaria dell'alimentazione e dell'ambiente), il primo al mondo del suo genere (in passato c'erano stati i test della rivista dell'associazione dei consumatori «60 millions de consommateurs»). Inquietante quanto rilevante per un prodotto utilizzato da oltre il 90% delle famiglie dell'Unione europea dagli anni Novanta, con una media di 4mila pannolini nei primi tre anni di vita.

E invece, ecco il resoconto, basato su test ed esperimenti condotti tra il 2016 e il 2018 dall'Istituto francese dei consumi (Inc) e dal Servizio comune dei laboratori (Scl) su 23 campioni, di cui non si conosce il nome dei marchi di produzione. Sui pannolini sono state trovate 60 sostanze chimiche. In alcuni casi sono le colle usate per gli scotch delle chiusure laterali a contenere idrocarburi oltre i limiti, quasi sempre a destare preoccupazione sono i profumanti aggiunti volontariamente dai produttori oppure molecole che si formano nel processo di fabbricazione (diossine, Pcb e furano). «Si tratta di sostanze chimiche pericolose, che possono migrare nelle urine ed entrare in contatto prolungato con la pelle dei bambini e aggredirla - spiega nel suo rapporto l'Agenzia per la sicurezza sanitaria di Francia - altre aggiunte intenzionalmente come i profumi, che possono procurare allergie cutanee, altre ancora che possono venire da materie prime contaminate», compresa la diossina, tossica e cancerogena.

Pur precisando che «non esiste alcun dato epidemiologico che permetta di mettere in evidenza un'associazione tra i pannolini indossati ed eventuali effetti sanitari», l'Anses sottolinea la necessità di una regolamentazione più stringente e raccomanda di eliminare o ridurre al massimo le sostanze chimiche che ha rilevato.

Nelle stesse ore in cui l'Agenzia diffondeva lo studio, il governo francese incontrava i produttori. E i ministri della Transizione ecologica, della Salute e dell'Economia concedevano 15 giorni ai big dell'industria di settore per presentare «azioni correttive» da mettere in atto. «L'eliminazione di sostanze come i profumi o le materie prime che contengono pesticidi può essere realizzata molto velocemente», ha spiegato Gérard Lasfargues, vicedirettore generale dell'Agenzia per la sicurezza sanitaria francese. E la ministra della Salute Agnès Buzyn ha rassicurato che «non c'è un rischio immediato per i bimbi anche se non se ne può escludere uno nel lungo termine».

Secca la replica dei diretti interessati.

«I nostri pannolini sono sicuri e lo sono sempre stati - spiega Pampers - I nostri prodotti non contengono nessuno degli allergeni elencati dall'Unione europea». Polemico il presidente di Joone, che definisce il rapporto «allarmista» e precisa che la compagnia ha pubblicato analisi tossicologiche dei suoi prodotti.

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