Quello di Draghi sarà anche un governo di larghissime intese ma bisogna fare attenzione al fuoco sotto alla cenere. Perché nonostante l’appoggio garantito all’ex numero della Bce tra i partiti trionfa rabbia nei confronti di questa operazione. È questo monito lanciato da Lucia Annunziata nel salotto di Agorà su Rai 3. Secondo la conduttrice di Mezz'ora in più il nuovo esecutivo è "più di un commissariamento della politica, è una certificazione del collasso dei partiti".
Per rimarcare il suo concetto la giornalista cita una metafora, come lei stesso ammette, volgare: "Scusate, sono come i cani di muta della caccia che si sono ribellati contro il padrone. È arrivato un signore che li deve mettere in fila, ma i cani hanno una tendenza a ribellarsi". Per la Annunziata tra le fila di chi sostiene Draghi"c'è un certo rancore nascosto". "Tutti i partiti - ha proseguito nel salotto televisivo di Luisella Costamagna - nutrono rabbia nei confronti di questa operazione, sono stress, inclusa la Lega".
Secondo la conduttrice i primi segni della tensione tra le forze della maggioranza già sono visibili. L'attacco di ieri di Matteo Salvini al ministro della Salute Roberto Speranza e al suo consigliere, Walter Ricciardi, sulla questione lockdown e chiusure ne è un esempio. "Salvini lo ha fatto, è andato fuori dalle righe per primo perché ha bisogno di mantenere il protagonismo visto che non è al governo", ha spiegato la giornalista.
"Secondo me il governo Draghi è più di un commissariamento della politica, è una certificazione del collasso dei partiti. C'è un certo rancore, tutti i partiti sono stress, inclusa la Lega".
— Agorà (@agorarai) February 15, 2021
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Nel mirino della Annunziata non vi sono solo i partiti della maggioranza. Parole dure la giornalista le ha riservate anche per Fratelli d'Italia, unico partito che ha annunciato il suo "no" alla fiducia a Draghi. "Quando parlo di marginalità di FdI, mi riferisco al peso nel voto e all'influenza nello spostare le decisioni del premier. Se il governo Draghi imbroccherà due-tre passaggi, Fratelli d'Italia sarà marginale sui voti e dinamiche parlamentari", ha affermato ancora la giornalista che ha voluto sottolineare di essere sempre stata rispettosa nei confronti di Giorgia Meloni e del partito "ma loro parlano tanto di questo governo come un'ammucchiata, faccio notare che anche l'opposizione è un'ammucchiata". Poi la mezza marcia indietro. "La Meloni - ha spiegato la giornalista - fa bene a stare all'opposizione.
Io ho sempre detto che la debolezza di questo Paese sta nel fatto che gli esecutivi non vengono eletti".L’avvertimento la Annunziata lo ha lanciato, anche se con toni piuttosto pesanti. Ora toccherà a Draghi cercare di tenere in equilibrio una maggioranza formata da partiti con posizioni diametralmente opposte.
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