Cantanti e vip anti-Brexit: lettera aperta alla May

Da Ed Sheeran a Sting, tutti per stare nell'Ue

Cantanti e vip anti-Brexit: lettera aperta alla May

Da Sting a Ed Sheeran a Damon Albarn dei Blur all'immancabile Bob Geldof sono una trentina i cantanti e musicisti inglesi che hanno firmato una lettera indirizzata alla premier Theresa May per chiederle di ascoltare non le loro canzoni, ma le loro preoccupazioni legate alla Brexitche definiscono una «prigione culturale» che minaccia «tutti i settori dell'industria musicale».

La lettera è stata pubblicata integralmente su The Observer, il numero della domenica del quotidiano progressista The Guardian.

L'iniziativa è stata di Geldof, che nel 2016, all'epoca del referendum sull'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, si era impegnato nella campagna dalla parte del remain.

Nella stessa giornata in cui Geldog mobilitava il mondo musicale in favore dell'Europa, nel centro di Londra si svolgeva una insolita manifestazione dello stesso campo, con l'obiettivo di ottenere l'indizione di un secondo referendum sull'addio tra Londra e Bruxelles. Il cosiddetto Wooferendum (traducibile grossomodo come «baureferendum») ha visto centinaia di cani accompagnare i loro padroni in una colorita e rumorosa marcia europeista. Con i loro amici a quattro zampe di ogni razza al guinzaglio, tanti londinesi hanno voluto esprimere la loro speranza che il destino non più europeo del loro Paese non sia ancora segnato.

E simbolicamente hanno portato i loro cani a fare la pipì in toilette contrassegnate dai volti di

politici pro Brexit come Boris Johnson e Nigel Farage. Erano presenti anche Alastair Campbell, ex portavoce di Tony Blair fortemente impegnato per il secondo referendum sulla Brexit, e la deputata laburista Stella Creasy.

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