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Che ipocrisia le dimissioni di Will Smith

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Che ipocrisia le dimissioni di Will Smith

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Will Smith si è dimesso dall'Academy degli Oscar, e vissero tutti felici e contenti, anche perché sono tutti felici e ipocriti: quello che è successo mi ricorda troppo le epurazioni del metoo, maccartismo e purghe staliniane nel campo di concentramento hollywoodiano. Anche perché quello schiaffo ha dimostrato tutta la falsità del politicamente corretto: da una parte c'è chi lo ha giustificato (anche a destra, senza rendersi conto di portare avanti inconsapevolmente l'idea della cancel culture), siccome il comico ha offeso la moglie malata, cosa che fanno e hanno fatto tutti i grandi stand up comedian, da Louis CK a Ricky Gervais a Dave Chappelle a Jimmy Carr (potete vederli tutti su Netflix, Kevin Spacey no a vita, perché ha palpato qualche sedere), facendo battute su qualsiasi cosa: handicappati, omosessuali, trans, lesbiche, ebrei, neri, zingari, sordi, muti, ciechi, obesi, e chi ci scherzi, perché questo è il bello della satira.

D'altra parte c'è chi lo ha condannato, cominciando dall'Academy stessa, ma va da sé dopo, perché al momento dopo essere salito sul palco e aver menato Chris Rock è tornato a sedere fino alla fine tenendo pure il discorso, se lo avesse fatto uno di noi seduto tra il pubblico la sicurezza ci avrebbe cacciato a pedate.

Però c'erano un sacco di però, i però del politicamente corretto quando casca dal pero: Will Smith è nero, ha picchiato un altro nero, che si fa? Pensiamoci. E Rock ha fatto una battuta sulla moglie pelata perché malata, noi siamo quelli del metoo, ha difeso una donna, che si fa? Magari era giusto? Pensiamoci. Donna, Jada Pinkett, che tra l'altro sarà malata ma mica è stata aggredita fisicamente da un violentatore e neppure è sordomuta, poteva benissimo difendersi da sola a parole, questo avrebbero dovuto dire le femministe, l'aggressione fisica del marito non sarà patriarcato? Le donne chiedono la parità ma hanno bisogno di un macho che le difenda da una battuta? Dunque, che si fa? Pensiamoci. Insomma, alla fine la vicenda ha smascherato le contraddizioni di tutta un'ideologia perbenista falsa e su ogni fronte, oltretutto andando in tendenza sui social per una settimana, facendo dimenticare che c'è un fronte vero in corso, la tragedia di una guerra. È diventato più importante lo schiaffo di Will Smith che lo schiaffo di Putin alle vite umane. Intanto, mentre l'Academy pensava e ripensava per far quadrare il cerchio delle ipocrisie, ci ha pensato lo stesso Will Smith, dimettendosi. Io mi sarei dimesso prima a prescindere, ma non faccio l'attore.

Però devo dire che tutta la faccenda, dallo schiaffo alle dimissioni, è stata l'unica cosa vera di quel mondo finto e bigotto, dovrebbero farci un film, magari con Will Smith e Chris Rock, quello sì sarebbe da Oscar.

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