Italia Viva annuncia ufficialmente di voler portare dinanzi al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede la questione relativa alle clamorose affermazioni del giudice Amedeo Franco in merito alla condanna che di fatto destituì Silvio Berlusconi nel 2013.
Fin da subito forti le reazioni nella compagine di centrodestra, con Forza Italia che aveva chiesto la creazione di una Commissione di inchiesta bicamerale per indagare sulla torbida vicenda. Portata a Montecitorio da Mariastella Gelmini con l'appoggio e le firme di tutti i deputati azzurri, la proposta di legge, articolata in dieci punti definiti in modo esaustivo, è finalizzata a fare luce sulle ingerenze della magistratura in ambito politico e sulla questione delle correnti interne, capaci di spostare gli equilibri anche al di fuori del mondo giudiziario. "Anche la magistratura, essendo composta da uomini, fa politica, è naturale", si legge nel testo,"ma nel momento in cui pretende di elaborare indirizzi politici, deve accettare le regole del gioco democratico, e diventare responsabile. Non si può pretendere di giocare al politico conservando l’immunità del magistrato: occorre scegliere fra un ruolo e l’altro".
Silenzio assordante invece da parte delle forze di governo le quali, a parti invertite, probabilmente non avrebbero optato per il silenzio, girandosi dall'altra parte come se nulla fosse mai accaduto: in questo Pd e CinqueStelle sono stati per una volta compatti senza dover scendere a compromessi come di solito accade.
Unica voce fuori dal coro quella di Matteo Renzi e del suo partito di riferimentoItalia Viva. "Berlusconi va rispettato come uomo ed ex presidente del Consiglio. Le accuse contenute nell’audio de 'Il Riformista', se confermate, offrono un quadro gravissimo su cui è urgente fare chiarezza", aveva attaccato l'ex premier Pd intervistato proprio da "Il Riformista".
"Tocca alle sedi opportune capire se lo sfogo di questo magistrato è una cosa seria o no", aveva dichiarato Renzi. "È un fatto tuttavia di cui è doveroso parlare, non può essere eluso da chi fischietta e fa finta di nulla. E io l’ho detto a Berlusconi perché pur nella contrapposizione politica è un fatto, che se fosse vero, sarebbe gravissimo".
"Dò credito alla figura di un ex premier, e alla sua sacrosanta richiesta di conoscere la verità", aveva aggiunto l'ex segretario Pd. "Da quando Il Riformista ha pubblicato l’audio si possono nutrire oggettivi dubbi sulla correttezza dell’iter". "Dobbiamo chiedere chiarezza: la dobbiamo a Silvio Berlusconi ma prima di lui a tutto il popolo italiano. Siamo in presenza di un fatto di grande rilievo. Il giudice che si sfoga con Berlusconi è l’estensore della sentenza che lo ha condannato, producendo evidenti ricadute nel gioco democratico del Paese, perché quella sentenza ha tenuto fuori dal Parlamento l’uomo che ha guidato più a lungo un governo nella storia italiana. Anche se sono un avversario politico, riconosco che su una vicenda del genere non si può tacere", aveva concluso Renzi.
Ora arriva l'ufficialità dell'interrogazione parlamentare di Italia Viva.
"Il gruppo di Italia Viva in Senato porta la vicenda Berlusconi-Franco-Esposito in question time domani alle ore 15", si legge nel comunicato dell'ufficio stampa, riportato da AdnKronos. "Chiede al ministro Bonafede di fare chiarezza sulle dichiarazioni apparse sui media del giudice Amedeo Franco in merito alla condanna definitiva nell’agosto 2013 di Silvio Berlusconi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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