E Beppe dal palco ne ha per tutti: "La Lega deve diventare intelligente"

Il comico: «Salvini diventa pompiere coi pompieri e negro coi migranti». Sul Movimento: «Basta scontrini, serve politica vera»

E Beppe dal palco ne ha per tutti: "La Lega deve diventare intelligente"

Ne ha per tutti. Per «Macron psicopatico», per il «Pd che è morto perché è barboso», per «la Lega, incapace di ragionare». Beppe Grillo sale sul palco del teatro Brancaccio di Roma per lo show Insomnia con la cartuccera carica. Contro tutti. Anche contro i suoi. Che però non ridono. «Non ci sono più i grillini» ironizza lui e graffia: «Basta con gli scontrini, ora c'è da fare la politica vera. Ora c'è una mission impossible: dobbiamo far ragionare e far diventare leggermente intelligenti quelli della Lega, che vivono in un altro mondo».

Tornato a vestire i panni dell'istrione, e arrivato a teatro con la maschera di se stesso, Grillo si permette di affrontare la politica estera e la crepa diplomatica con la Francia parlando di Macron come di «uno psicopatico violentato da una di 40 anni quando ne aveva 15. Qui lo avremmo mandato da don Mazzi, lì lo hanno fatto presidente».

E Salvini? «Questo va dai pompieri e diventa pompiere, va dagli immigrati e diventa negro». Poi rispolvera la battuta sulla madre del ministro dell'Interno: «L'unica volta che Salvini andava in Europa l'ho incontrato io in aeroporto. Mi ha passato sua madre: ho detto signora perché non ha preso la pillola? Poi Salvini mi ha scritto una settimana fa con un tweet, l'ha capita una settimana fa». In realtà «l'alleato» leghista, tiene a precisare che mai Grillo ha parlato con sua madre. «Anche perché non so come reagirebbe se lo facessi».

Grillo dal palco scherza con Marco Travaglio, seduto in platea, e dice: «Hai scritto delle cose che io... tu devi fare come i preti. Devi parlare di politica ma non devi dare dei programmi politici». Il Pd? «È un momento strano, chi sono, come mi sono trasformato...Per la strada mi gridano di tutto. Sono un comico governativo. Ho acceso la tv e ho sentito onestà onestà. Ho detto smettetela. Era il Pd. Un partito che il garante definisce morto perché privo di ironia, perché non aveva storie da raccontare».

Ovviamente, nel copione aggiornato poche ore fa, non si fa sfuggire l'occasione di sparare a zero sulle vicende del padre di Renzi, ma anche di Di Maio e di Di Battista: «Che società strana. Ora i genitori ti lasciano: busti di Mussolini, carriole in nero, cooperative fallite». Sulla Tav taglia corto: «Non ha senso pensare a un'opera progettata più di vent'anni fa».

Infine il tema Roma, immancabile. «Ho visto dei posti senza un cartone, e ce l'ho messo io. Una città con partecipate con 2000 persone e 2000 inabili al lavoro». Sulla sindaca Raggi dice «vedo questa ragazza che ha perso 7/8 chili».

Prima dell'inizio dello show, Grillo è stato accolto da una manifestazione indetta da alcuni attivisti delusi dell'Associazione 2009, che si intreccia con la protesta degli Ncc.

«A causa vostra 80mila persone senza lavoro resteranno. Vergognatevi, a casa il governo del cambiamento. Vi siete calati le braghe col sindacato taxi!» ha urlato un manifestante prendendosela con un simpatizzante M5S fuori dal teatro.

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