Il Guardian: "Così l'Europa ignorò l'Sos italiano"

Niente mascherine e nessun piano per la pandemia. Un'inchiesta del quotidiano inglese Guardian mette a nudo errori e mancanze dell'Europa prima di tutto nei confronti dell'Italia

Un operatore sanitario in un reparto di terapia intensiva (La Presse)
Un operatore sanitario in un reparto di terapia intensiva (La Presse)

Niente mascherine e nessun piano per la pandemia. Un'inchiesta del quotidiano inglese Guardian mette a nudo errori e mancanze dell'Europa prima di tutto nei confronti dell'Italia che per prima ha dovuto fronteggiare la crisi sanitaria conseguente al Covid. Ne esce un quadro dove l'insieme dei paesi non è mai diventato davvero un' «unione» e dove all'egoismo nazionalista spesso si accompagnano anche incapacità e mancanza di strategie lungimiranti. Il quotidiano con la collaborazione del Bureau of Investigative Journalism ricostruisce quei drammatici giorni quando «l' appello dell'Italia per un aiuto urgente» venne ignorato con le conseguenze drammatiche che oggi conosciamo: l'Europa poche settimane dopo venne dichiarata epicentro della pandemia.

Dopo la scoperta del primo paziente Covid a Codogno i casi in Italia hanno cominciato a moltiplicarsi in modo esponenziale: il numero triplicava ogni 48 ore. Il quotidiano britannico ricorda che il premier Giuseppe Conte il 26 febbraio invia «un messaggio urgente da Roma alla Commissione europea al palazzo Berlaymont a Bruxelles». Ma a quell'appello, scrive il Guardian segue «un silenzio scioccante».

«Nessuno Stato membro ha risposto alla richiesta dell'Italia», conferma il commissario europeo, Janez Lenarcic, responsabile per la gestione delle crisi, «il che significa che non era solo l'Italia a non essere preparata alla crisi, nessuno lo era». La mancata risposta dell'Europa per il funzionario non è stato un atto di egoismo ma di impreparazione e incapacità.

«Non si è trattato di mancanza di solidarietà, ma di mancanza di equipaggiamenti, non eravamo in grado di aiutarla», ha aggiunto il commissario.

Dunque disattenzione, incapacità di valutare la gravità di quanto stava accadendo e soprattutto mancanza di prospettiva: nessuno fra i capi di stato si rende conto che è necessario agire tutti insieme e subito.

Colpa anche dei media distratti dalla Brexit in quel

periodo, di funzionari europei impreparati o senza reali poteri per imporre un'azione congiunta, di ministri della Salute che non riuscivano a convincere i capi di governo e i ministri delle Finanze della necessità di agire.

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