I grillini boicottano il "piano rimpatri"

No alla norma che destinava cento milioni per l'emergenza

I grillini boicottano il "piano rimpatri"

Milano La Camera virtuosa risparmia soldi ma nicchia sulla difesa dei confini e sulla politica dei rimpatri. Si potrebbe sintetizzare in questo modo le vicende legate all'emendamento sul Decreto sicurezza bis bocciato ieri in Commissione Affari costituzionali della Camera. Un emendamento che chiedeva di indirizzare ai rimpatri dei clandestini i soldi (cento milioni di euro) che Montecitorio ha risparmiato nella sua gestione ordinaria e che restituisce al Ministero dell'Economia. «L'emendamento ha ricevuto la firma e il sostegno non soltanto di Forza Italia - spiega l'onorevole Gregorio Fontana (nella foto), estensore della norma - ma anche dei parlamentari di Fdi e della Lega». Eppure l'emendamento ha un futuro incerto («lo ripresenteremo in aula», annuncia lo stesso Fontana). Ed è curioso che, mentre da Helsinki Salvini continui a tuonare sulla necessità dei rimpatri e su un giro di vite sul fenomeno dell'immigrazione clandestina, la maggioranza si sfaldi su un emendamento che avrebbe investito cento milioni di euro da utilizzare per favorire i rimpatri dei clandestini nei Paesi d'origine. A fronte, per altro, della modesta cifra - due milioni - attualmente presente nel testo stesso del Decreto sicurezza bis. In passato i risparmi della Camera sono stati utilizzati per le emergenze del momento (come i fondi per i terremotati). «Eppure c'è chi nella maggioranza - aggiunge il deputato di Forza Italia - non considera la questione dei rimpatri come un'emergenza». I soldi per i rimpatri sono pochi. E a spaventare di più Fontana e gli altri firmatari dell'emendamento è anche il fatto che le risorse aggiuntive vanno prese - come recita il Decreto sicurezza bis - dagli eventuali risparmi sulla gestione dei centri di accoglienza. «Ancora peggio - fa notare Fontana - visto che questi risparmi sarebbero dovuti andare al Ministero degli Interni per migliorare il lavoro delle forza dell'ordine. I Cinquestelle continuano a tenere in ostaggio Salvini, ironizza Fontana, pure nelle questioni che riguardano più da vicino il suo ministero.

«L'idea dell'emendamento - conclude il deputato azzurro - era di utilizzare risorse risparmiate per un vasto piano di rimpatri che anche l'Europa ci chiede da tempo». Ma grazie ai Cinquestelle, che hanno votato la von der Leyen, questo non accadrà.

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