Braccio di ferro tra gli Stati Uniti e l'Autorità nazionale palestinese. Dopo la decisione di Washington, che ha ordinato la chiusura dell'ufficio di rappresentanza dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina nella capitale statunitense, l'Anp ha congelato i contatti con gli Stati Uniti. «Misure inaccettabili»: così il portavoce della presidenza dell'Anp Nabil Abu Redeineh ha definito la mossa degli Usa. Anche il governo palestinese guidato dal premier Rami al-Hamdallah ha espresso la propria contrarietà e lanciato appelli all'America perché rinunci a un passo che contraddice totalmente le promesse di Donald Trump, che in campagna elettorale aveva garantito di voler lavorare per la fine al conflitto israelo-palestinese.
La decisione di chiudere l'ufficio dell'Olp a Washington «asseconda le illazioni del premier israeliano (Benjamin Netanyahu, ndr) secondo cui l'Anp incita e incoraggia la violenza e il terrorismo», ha affermato il Consiglio dei ministri palestinese, ricordando l'incontro dello scorso maggio tra il presidente dell'Anp, Mahmoud Abbas, e il presidente Trump.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.