Italiani under 35, due su tre sono «bamboccioni»

Con la crisi si resta a vivere a casa dei genitori. Che aiutano economicamente 4 figli adulti su 10, anche se abitano da soli

Una radiografia targata Eurostat di uno scampolo di società che fa pensare: gli under 35 del Belpaese che non mollano mamma e papà sono 7 milioni. E negli altri Paesi? Il caso Danimarca, dove solo il 15,8% dei trentacinquenni e dintorni non se ne va dalla dimora familiare. In Francia il 34,2, in Germania il 42,3%, gli inglesi sono appena il 34,2.

Spesso gli italiani restano in famiglia anche se hanno un lavoro: nella fascia tra i 25 e i 34 nel 2013, era occupato il 60,2% delle persone. Tra i giovani-adulti oltre un quarto dichiara di avere un lavoro a tempo pieno (il 27,2%) anche se in calo rispetto alla percentuale del 2008 (il 37,6% di coloro che vivevano ancora in famiglia). Se si guarda alla fascia più adulta tra coloro che sono ancora in casa tra i 25 e i 34 anni in Italia il 43% ha un lavoro a tempo pieno (era il 53% nel 2008). Restano a casa soprattutto i maschi (il 57,5% degli under 35) mentre le femmine che restano in famiglia sono il 41,1% (ma in forte aumento rispetto al 36,4% del 2008).

In Danimarca le ragazze tra i 25 e i 34 anni che restano in casa con i genitori sono appena lo 0,4% del totale (il 10,5% in Germania e l'8,1% in Francia). E un rapporto Coldiretti-Ixe completa il quadro: per effetto della crisi quasi 4 italiani su 10 (37%) hanno chiesto aiuto economico ai genitori, anche se abitano da soli.

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