Roma La candidatura olimpica Milano-Cortina per il 2026 ha avviato i primi passi ma resta ancora in bilico. Tanto che ieri il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport Giorgetti ha ribadito: «Sarei l'uomo più felice del mondo se potessi riunire le tre città attorno allo stesso tavolo per riprendere il discorso sui Giochi. Ma questo può accadere solo se Torino, Milano e Cortina accettano la bozza di protocollo inviata la scorsa settimana sulla loro candidatura unitaria. Ogni altra strada che volesse l'appoggio del governo non è percorribile».
Intanto l'Italia ha già visto sfumare la chance di ospitare un nuovo evento sportivo di riflesso internazionale. Sembra infatti tramontata la possibilità di vedere i Mondiali 2020 di ciclismo a Vicenza, assegnati 12 mesi fa. Colpa di un ritardo da parte del governo nello stanziamento di 2,5 milioni di euro, necessari per completare l'organizzazione della manifestazione da parte della città veneta.
Fino a dieci giorni fa tali garanzie economiche, condizione richiesta dalla Federazione Internazionale, non c'erano ancora. L'Uci ha concesso diverse proroghe e deroghe agli organizzatori per trovare i finanziamenti (l'ultima scadenza sembra fosse stata fissata per il mese di giugno grazie all'intervento del numero uno della Federciclismo italiana e vicepresidente della Federazione internazionale Renato Di Rocco), ma le coperture non sarebbero arrivate in tempo. E ora le gare iridate delle due ruote dovrebbero essere dirottate verso la Svizzera (il tutto verrà ufficializzato in una riunione durante i Mondiali ad Innsbruck della prossima settimana) visto che un'altra pretendente, il Belgio, sta pensando all'organizzazione di quelle del 2021.
«Confermo che da parte del governo, non più tardi di una decina di giorni fa, è stata comunicata l'intenzione di garantire altri 2 milioni e mezzo per l'organizzazione dei Mondiali di ciclismo 2020 a Vicenza ha spiegato l'assessore dello Sport della Regione Veneto Cristiano Corazzari come riportato da cyclingpro.it - A questa precisa volontà espressa dal governo, che si aggiungeva ai primi fondi stanziati, dalla Federazione Ciclistica Italiana è stato risposto che le garanzie erano arrivate oltre il termine ultimo».
La rassegna iridata manca dal nostro paese dal 2013, quando si disputò a Firenze. E chissà quanto bisognerà aspettare dopo l'addio al progetto che prevedeva una partenza a Venezia, il coinvolgimento di tante città della Regione, e il traguardo e la festa finale a Vicenza.
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