L'onorevole in bici paladino dei ciclisti. Che sono in subbuglio

L'onorevole in bici paladino dei ciclisti. Che sono in subbuglio

Paolo Gandolfi, il parlamentare urbanista, relatore della recente Legge sulla mobilità ciclistica, è stato escluso dalle liste elettorali del Pd. Ed è una vera e propria rivolta contro Matteo Renzi e contro le logiche di Palazzo dove i vecchi arnesi restano al loro posto e dove non sempre ( anzi quasi mai) conta quanto si fa e quanto bene si fa. «Lascia senza parole la scelta del Pd di non ricandidarlo» insorge il Movimento Salva ciclisti di Bologna. ma insorgono anche le associazioni e i movimenti legati alle nuove forme di mobilità che Gandolfi ha tutte al suo fianco.

La Fiab, Federazione italiana amici della bicicletta, ha scritto una lettera a Renzi, le comunità locali sono in subbuglio e su Twitter è partito l'hashtag #iostoconpaologandolfi e in tanti annunciano di non voler più votare il partito, accusato di alto tradimento dei cittadini. Tempo fa l'ex premier viaggiando sul treno «Direzione Italia» incontrò proprio Gandolfi : «Un uomo, una garanzia» disse. Ma era la solita «ammuina».

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