Di Maio copia Fi: alle famiglie povere i resti del reddito

«Scippata» la proposta della Carfagna sull'uso dei soldi avanzati dal sussidio

Gian Maria De Francesco

Roma La Festa della mamma ieri è stata l'occasione per una nuova mossa elettorale di Luigi Di Maio. In occasione della visita al santuario di Padre Pio e alla casa «Sollievo della sofferenza» il vicepremier ha promesso che il miliardo avanzato dal reddito di cittadinanza, in virtù delle misure anti-furbetti, «verrà speso per le famiglie».

In un lungo post su Facebook aveva spiegato in precedenza che «fare figli è il futuro del nostro Paese: il miliardo che vogliamo destinare alle famiglie c'è veramente, non è uno spot». Al momento, ha aggiunto, «stiamo lavorando per metterlo nero su bianco su un decreto legge, visto il carattere emergenziale della misura» che dovrebbe concretizzarsi nel «dimezzamento delle rette degli asili nido; sconti sui pannolini, sulla baby sitter; soldi a chi fa figli, con la proposta di dare ai genitori un assegno unico mensile». Su questo tema Di Maio ha lanciato un appello bipartisan «a tutte le forze parlamentari, opposizioni incluse, ad aprire subito un tavolo di lavoro» sottolineando che «oltre agli aiuti, però, è opportuno darsi da fare per mettere in condizione le donne di poter fare le mamme».

Con questa mossa il capo politico dei Cinque stelle si è, di fatto, appropriato dell'idea lanciata sabato scorso da Mara Carfagna di Forza Italia al Forum delle associazioni familiari alla quale anche il ministro del Lavoro aveva partecipato. L'esponente azzurra, oltre a dare il proprio ok all'«assegno per figlio» ideato dal Forum, aveva evidenziato la necessità di «misure per tutti quei bambini di famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà destinando loro il miliardo avanzato dal reddito di cittadinanza: penso di poter incrociare su questo anche la sensibilità del vicepremier Di Maio». Secondo Carfagna, si tratta di una misura «urgente, doverosa e necessaria se non vogliamo lasciare una generazione intera intrappolata nella gabbia della povertà».

In questo modo il leader pentastellato, che da tempo guarda molto a sinistra, si è coperto pure sull'altro fronte ammiccando al sostegno della famiglia, storica bandiera del centrodestra. C'è, tuttavia, un problema. I 5,9 miliardi stanziati quest'anno per il reddito di cittadinanza sono frutto di deficit così come i 7,5 miliardi per il 2020.

Risparmiare un miliardo in entrambi gli anni significherebbe limitare a 8 miliardi la correzione del deficit strutturale che Bruxelles richiederà l'anno prossimo oltre ai 23,1 miliardi da reperire per evitare che aumentino Iva e accise. Anche se il sostegno alle famiglie è necessario, occorre che sia sostenibile.

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