La Meloni invita lo stratega di Trump alla festa sovranista

La leader di Fdi: "Bannon ospite illustre". Omaggi a Fico "che ha accettato di venire"

La Meloni invita lo stratega di Trump alla festa sovranista

Roma - Che i tempi, in politica, siano cambiati lo dimostra anche il passaggio di testimone tra il Meeting di Rimini e la festa di Atreju. Un tempo la kermesse di Comunione e Liberazione era il momento del confronto. A fine agosto i politici più aperti al dialogo si ritrovavano nella città romagnola per parlare e confrontarsi. Ora il testimone sembra passato agli organizzatori di Atreju, la festa di Fratelli d'Italia che si terrà a Roma nel prossimo fine settimana.

Saranno ospitati rappresentanti politici di tutti gli schieramenti. Con presenze straniere illustri, sottolinea Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di presentazione. «Europa contro Europa» è il tema della «tre giorni» che animerà l'Isola Tiberina a partire da venerdì 21. Ospite d'onore sarà Steve Bannon, divenuto celebre non soltanto perché stratega della campagna elettorale di Donald Trump, ma anche perché ha ispirato posizioni tutt'altro che accomodanti da parte dell'amministrazione americana proprio nei confronti dell'Unione europea.

Ad aprire la rassegna però sarà un focus dedicato al nostro Paese. Sul tema «Fare l'Italia si confronteranno due governatori: Nello Musumeci (Sicilia) e Giovanni Toti (Liguria). Sabato, prima del già citato incontro con Bannon, sarà la volta di Matteo Salvini intervistato da Enrico Mentana. Stesso palco e platea per un confronto tra il presidente del Parlamento Antonio Tajani e il presidente della Camera Roberto Fico. Per quest'ultimo Giorgia Meloni ha avuto parole di stima e di riconoscenza: «È l'unico rappresentante dei Cinque Stelle che ha accettato il dialogo».

Che la kermesse ospitata sull'isola Tiberina sia un confronto politico e culturale a tutto campo lo dimostrano anche alcuni eventi collaterali. Come, a esempio, i premi Atreju che quest'anno verranno assegnati ai giornalisti Ugo Clemente e Simone Di Meo, che ben prima di Roberto Saviano hanno raccontato il «fenomeno» della nuova camorra e la tragedia della terra dei fuochi. E come lo dimostra anche l'ampio spazio dedicato alla satira con un omaggio all'autore de «Le più belle frasi di Osho», Federico Palmaroli, e il tributo a Lucio Battisti nel ventennale della morte.

Nel presentare la nuova edizione di Atreju Giorgia Meloni non ha risparmiato strali per l'ex segretario rottamatore, ora rottamato, del Pd Matteo Renzi.

«Maurizio Martina - ricorda la leader di Fratelli d'Italia - ha accettato di buon grado di confrontarsi con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti sul tema della infrastrutture. D'altronde i segretari del Pd hanno sempre accettato i nostri inviti. Tutti con un'unica eccezione che ha fin qui confermato la regola: Renzi».

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