Fonti di Palazzo Chigi smentiscono le frasi attribuite al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e riportate in un articolo de Il Giornale. Vengono attribuite a Renzi alcune frasi con cui il premier avrebbe confessato di «non credere troppo» alla revisione della Carta ma «di usarla per avere un credito in Europa» e «strappare la flessibilità di bilancio a Bruxelles».
Rispetto a quanto riportato dalle «fonti di Palazzo Chigi» preciso: la persona che mi ha riferito la frase che ho attribuito al premier nel mio articolo è seria e autorevole, un imprenditore prestato alla politica, membro del Parlamento; ha una frequentazione periodica con il premier e ne riscuote la stima visto che lo avrebbe voluto nel suo governo.
Il colloquio in questione è avvenuto lo scorso autunno prima della legge di Stabilità ed è probabile che il premier per persuadere e assicurarsi la complicità del suo interlocutore abbia usato, come gli capita spesso, un'iperbole nel giudizio sulla riforma - l'espressione usata era addirittura più brutale - per mettere ancor più in evidenza i benefici economici che la sua approvazione avrebbe portato nel rapporto con l'Europa, visto che aveva di fronte un imprenditore. Succede. AuMin- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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