"Parlavo e lui mi ha chiesto aiuto"

Il giornalista che l'ha individuato: mai vissuta un'emozione così

"Parlavo e lui mi ha chiesto aiuto"

Giuseppe Di Tommaso (nella foto), 43 anni, lucano doc, partito professionalmente dal Tg3 Rai di Basilicata ma ormai da anni inviato con un curriculum di tutto rispetto, è abituato come ogni buon giornalista a portare «le» notizie in redazione; ma ieri, per un giorno, «la» notizia è diventato lui stesso.

Di Tommaso ha ritrovato il piccolo Nicola in fondo a una scarpata e ha ancora la voce tremante di emozione.

Stavi camminando lungo il sentiero e improvvisamente hai udito un gemito provenire dalla sterpaglia.

«Ho sentito la parola mamma».

Eri da solo?

«Pochi attimi prima ero insieme alla troupe Rai del programma La vita in diretta. Erano le 9 di mattina, stavamo andando alla cascina della famiglia del bimbo. Ma a un tratto mi sono sentito poco bene. Allora ho detto ai colleghi: Andate avanti voi, io proseguo a piedi».

Subito dopo, il «miracolo».

«Parlavo a voce alta. Sono reduce da un intervento delicato e ieri era il mio primo giorno di lavoro. Forse Nicola, avvertendo la mia presenza, ha chiesto aiuto».

Allora cosa hai fatto?

«Ho allertato i carabinieri che erano già in zona».

Nel giro di pochi minuti il piccolo era salvo.

«L'ho preso in braccio. Era impaurito, ma in buono stato fisico. Indossava sandali, maglietta e pantaloncini».

Per te un'emozione fortissima.

«La più intensa della mia vita. Aver salvato un bambino è una sensazione indescrivibile».

Tu sei sposato? Hai figli?

«No, sono single. Ma in me c'è un grande senso paterno. Forse dipende dal fatto che io, il mio papà, l'ho perso quando ero piccolo».

Come mai, secondo te, i genitori di Nicola hanno ritardato tante ore prima di comunicare la scomparsa del figlioletto?

«Non so spiegarlo. Posso però testimoniare che tra queste valli il telefonino non prende. Ma io, nei loro panni, avrei preso l'auto e sarei andato dai carabinieri per far scattare subito le ricerche».

Che idea ti sei fatto dei genitori di Nicola?

«Persone che vivono in solitudine con una filosofia di vita tutta particolare».

Brave persone? Affidabili?

«Direi di sì».

Temi che dietro questa storia possa nascondersi qualcosa di poco chiaro?

«Credo di no. Ma i carabinieri stanno facendo accertamenti».

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