Più fondi per infermieri di zona e telemedicina. Terapie intensive, l'obiettivo è quota 11mila

Ecco il piano finanziato con 3 miliardi. Cresceranno i servizi sul territorio

Più fondi per infermieri di zona e telemedicina. Terapie intensive, l'obiettivo è quota 11mila

Potenziamento dei servizi sul territorio a partire dall'assistenza domiciliare e dalla rete di sorveglianza. Aumento dei posti letto di terapia intensiva attivabili nelle emergenze. Assunzioni ed incentivi per il personale. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, annuncia l'arrivo di altri 3 miliardi e 250 milioni per il comparto sanità nel decreto Rilancia Italia.

Attenzione soprattutto al territorio per interventi immediati e capillari. Gli anziani, over 65 anni, attualmente assistiti a domicilio passeranno dagli attuali 610.741 soggetti, pari al 4 per cento della popolazione a quasi un milione, 923.500 esattamente, ovvero il 6,7. Raddoppiano anche i servizi per i cittadini della fascia under 65, disabili o non autosufficienti. Si passerà da 69.882 assistiti a domicilio, pari allo 0,15 della popolazione a 139.728, pari allo 0,3. Investimenti nel settore per personale e servizi pari a 733.969.086 euro.

Il provvedimento interviene sulla rete di assistenza del territorio che proprio nel fronteggiare l'emergenza Covid 19 ha mostrato le sue carenze.

Verrà potenziata la sorveglianza attiva dei medici di base e i controlli nelle residenze sanitarie assistite (Rsa) con un investimento di 61 milioni di euro. Riconosciuto per l'assistenza domiciliare il ruolo chiave degli infermieri: nasce così la figura dell'infermiere di quartiere. Con l'assunzione di 9.600 nuovi infermieri si salirà ad un rapporto di 8 ogni 50mila abitanti. Sono 332.640.000 gli euro per questo settore mentre 10 milioni di euro sosterranno la disponibilità del personale infermieristico a supporto dei medici di famiglia.

Per il telemonitoraggio e la telemedicina che permetteranno interventi tempestivi per gli assistiti a domicilio arrivano 72.271.204 euro. Per gli assistenti sociali che lavoreranno in coordinamento con le Unità speciali di continuità assistenziale (USCA) sono stati stanziati 14 milioni di euro.

In conseguenza dell'allarme sui contagi familiari e in previsione della necessità di isolare nuovi positivi o convalescenti evitando che contagino chi convive con loro regioni e province potranno stipulare contratti d'affitto con alberghi o residence. Qui i pazienti verranno seguiti da infermieri e personale ad hoc. Risorse per oltre 32 milioni di euro.

Un miliardo e mezzo viene destinato al capitolo ospedali. Gli spazi dedicati esclusivamente ai pazienti Covid non solo non verranno smantellati ma i padiglioni dedicati aumenteranno. Diventano permanenti 3.500 posti in più in terapia intensiva. Si passa dai 5.179 a 8.679, con un incremento del 70 per cento. Verranno garantiti altri 2.112 posti letto di terapia semintensiva e 300 posti letto di terapia intensiva organizzati in 4 strutture mobili, a disposizione delle aree dove dovessero verificarsi nuove emergenze. Si raggiungerà così un totale di 11.091 posti letto di terapia intensiva, più 115 per cento rispetto alla disponibilità in pre-emergenza. Prevista anche la ristrutturazione dei pronto soccorso e della medicina d'emergenza con percorsi dedicati Covid e nuovi mezzi di soccorso ad alto biocontenimento.

Arrivano anche 190 milioni di euro per pagare gli straordinari al personale

ospedaliero e 241 milioni per coprire nuove assunzioni di personale sanitario, medici e infermieri.

Incremento di 4.200 borse di studio per le specializzazioni più scoperte: anestesia e rianimazione, medicina d'urgenza, pneumologia.

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