Cronache

Il popolo dei disobbedienti che dice no

Monta la propaganda contro l'antidoto. Migliaia i seguaci in rete

Il popolo dei disobbedienti che dice no

S'infiamma la polemica sui medici no vax. Mentre l'ordine dei medici di Roma avvia un procedimento disciplinare nei confronti di 13 camici bianchi, il fronte anti vaccinazioni non arretra e anzi, monta la propaganda contro il vaccino anti Covid, e la diffonde nella sua galassia social. Pasquale Mario Bacco, medico legale e ricercatore, componente dell'associazione «L'Eretico», 41.244 seguaci sui social, guida il fronte anti-vaccinazioni, nonostante lui rivendichi di non essere un no vax: «Ho fatto tutti i vaccini, ma questo è davvero un attentato alla salute pubblica». E ancora, l'iniezione «è acqua di fogna. Io, come molti colleghi, non mi vaccinerò - ha detto all'Adnkronos Salute - Non ho paura di essere radiato, anche perché l'Ordine dei medici è solo un tribunale dell'inquisizione». Anche Bacco è sotto procedimento da parte dell'Ordine di Taranto per alcune posizioni espresse durante una manifestazione, ma non retrocede: «I virus a Rna, come ci ha mostrato chiaramente la storia dell'Hiv, sono complicati da battere attraverso un vaccino. Pensare di obbligare gli italiani a vaccinarsi è molto grave». Anche se il Pfizer-Biontech ha ricevuto il via libera dalle autorità europee «non mi hanno convito, c'è un scambio continuo di manger tra lobby farmaceutiche e queste istituzioni». E ancora: «Dobbiamo essere chiari, questo virus non ha ucciso nessuno direttamente, e non sono un complottista, ma è chiaro che i numeri sono manipolati. Il miglior modo per superare l'epidemia è arrivare all'immunità di gregge e proteggere i più anziani». Sul web si propagano le tesi contro il vaccino approvato e contro gli altri in via di approvazione. Le critiche alle iniezioni contro il Covid e non solo, viaggiano attraverso i canali di Associazione Comilva, con oltre 35mila seguaci su Facebook, di Corleva, con altri 31mila followers, che diffonde post sui rischi per la salute che sono connessi ai vaccini. Attiva sui social anche «SìAmo», l'associazione per la libertà di cura, comunità e coscienza, con 18mila utenti iscritti, con post come questi: «L'introduzione nel corpo umano, attraverso l'impiego di antigeni vaccinali, immunoglobuline, anticorpi monoclonali, di sequenze proteiche estranee sta determinando un incremento esponenziale delle reazioni e patologie autoimmuni». Una community da 200mila persone segue poi i maggiori esponenti della galassia no vax come Stefano Montanari, che suo blog parla di «ipocrisia della vaccinazione». C'è poi il Movimento 3V (Vaccini vogliamo la verità), uno dei principali movimenti anti vaccino, che è addirittura diventato un partito. L'ultimo post si intitola «Io non mi vaccino perché»: «Molti medici e scienziati esprimono gravi perplessità sui vaccini e sul vaccino Covid, su cui la scienza non è assolutamente unanime. Basandoci sulle segnalazioni di un ampio gruppo di medici che collabora col nostro partito, abbiamo individuato dieci grandi perché che ci convincono, precauzionalmente, a non vaccinarci».

Un decalogo sul perché non farlo.

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