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Pure Rutelli asfalta Marino: "Soltanto un emiro drogato comprerebbe quote di Enac"

E sul Giubileo l'ex sindaco di Roma accusa: "È stato annunciato quattro mesi fa e ancora non è stato fatto nulla"

Pure Rutelli asfalta Marino: "Soltanto un emiro drogato comprerebbe quote di Enac"

"Ci vorrebbe un Emiro sotto stupefacenti per prendere delle quote dell’Atac". Francesco Rutelli è un fiume in piena. Ai microfoni di Rai News 24, snocciola, uno dopo l'altro, tutti i fallimenti di Ignazio Marino. Lo scandalo legato ai mezzi pubblici è solo uno degli innumerevoli capitoli di una vergogna capitale. "Bisogna riprendere un cammino di trasformazione nel senso della concorrenza - tuona l'ex sindaco - sono necessarie riforme profonde, una concorrenza vera e una trasformazione che deve arrivare ai dirigenti. Perché‚ poi quando l’effetto degli stupefacenti terminasse, dubito che l’Emiro confermerebbe la sua firma, accettando di entrare come socio di minoranza in Atac solo per ripianarne i debiti".

"La città non può più permettersi un bombardamento quotidiano come questo, un senso di rassegnazione e di amarezza che bisogna evitare diventi rabbia". A qualche giorno dall'inchiesta del New York Times sul degrado di Roma, Rutelli denuncia apertamente Marino e il Partito democratico: "Chi ha la responsabilità politica, lo dico da padre di figli che vivono nella città, capisca che si tratta di riorganizzare completamente la macchina". E fa un esempio che la dice lunga sull'incapacità politica della sinistra di gestire la Capitale. "Il Papa ha annunciato il Giubileo quattro mesi fa, a sorpresa - spiega - ma sono passati quattro mesi e non è accaduto nulla: non si è creata una figura di coordinamento, non si è scritto un programma di interventi". Eppure svariati milioni di pellegrini accorreranno nella Città Eterna. "Come ci si è preparati a questo in quattro mesi, quando non esiste una cabina di regia? - si chiede - non ci vogliono grandi opere, ma operazioni minime a partire dal decoro di base".

Rutelli plaude alla campagna virtuale per il volontariato dei cittadini lanciata da Alessandro Gassman su Twitter. Ma ci tiene anche a far notare: "È quel che già fanno migliaia di romani ogni giorno. Se parliamo con i commercianti, si verificherà come sono loro a pulire il marciapiede di fronte al negozio. Il punto è che le iniziative dei singoli sono utili, dal punto di vista dell’inversione di tendenza, ma il volontariato civico va organizzato dalle istituzioni".

E conclude: "Quando arriva la grande disponibilità dei cittadini a dare una mano, se manca una qualunque organizzazione, questa si traduce in ulteriore confusione".

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