Mondo

I due leader logorati dalla politica

I due leader logorati dalla politica

«Il potere logora chi non ce l'ha» è un aforisma che fu attribuito erroneamente a Giulio Andreotti, che invece pronunciò Charles Maurice de Tayllerand, noto politico e diplomatico francese del Settecento. A guardar bene le immagini della sfida tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, nel 2017 e confrontandole con quelle attuali, sembra che l'adagio non si attagli più con la realtà francese. A distanza di 5 anni i due contendenti appaiono notevolmente invecchiati, sia fisicamente che come forza d'animo.

I difetti di entrambi si sono accentuati nonostante lo sforzo palese di mascherare l'uno la sua arroganza e l'altra la sua aggressività, provando a porsi come lo zio rabbonito e la zia coscienziosa, dimenticando che la nipote l'ha abbandonata per presentarsi con un suo avversario cinque giorni prima delle elezioni. Lo sguardo di Macron ha perso ogni residuo di ingenuità giovanile, gli occhi azzurri che sgranava come un ragazzino stupito hanno lasciato il posto a quelli di un uomo a tratti arrabbiato e a tratti stanco, che fatica a trattenere la sua disapprovazione. Madame Le Pen, ha solo 53 anni ma porta sul viso i segni di una donna che è alle prese con una saga familiare infinita, infarcita di vendette e disconoscimenti. Nemici da affrontare in casa e fuori di casa. «Io sono invecchiato in questi cinque anni, lei no» dice Macron alla sua antagonista, ma poi non si trattiene e le punta contro il ditino alzato come il maestro con l'alunna impreparata durante l'interrogazione.

Lui che è riuscito, sposando una donna dell'età di sua madre, a vincere l'atavica competizione edipica con la figura paterna, non tollera la sfida, non sopporta le critiche, non ammette l'idea che potrebbe perdere il potere acquisito e interrompe l'avversaria di continuo, l'accusa di dire sciocchezze invece di rispondere nel merito. La sua fotografa lo ha immortalato sbracato su un divano con la camicia aperta che mostrava il petto villoso, come dire che anche lui, virile e forte, si rilassa, anche lui è umano tra gli umani. Si fa fatica a credere si senta come i comuni mortali. Se Marine, che ha ripudiato la veste da virago, perderà anche questa volta, sarà difficile ripresentarsi al voto.

Dovrà cercare un'altra immagine con cui convincere gli elettori, ma prima di tutto sé stessa.

Commenti