La Raggi riprende in squadra l'uomo delle polizze vita

L'attivismo di Romeo, l'ex capo segreteria che scatenò la bufera sul sindaco di Roma: "Virginia ha bisogno di lui"

La Raggi riprende in squadra l'uomo delle polizze vita

Chi trova un amico trova un tesoro. E se ci riferiamo al «rapporto di amicizia» tra Virginia Raggi, sindaca pentastellata di Roma, e Salvatore Romeo, ex capo segreteria, ora accusato di abuso d'ufficio e rispedito al Dipartimento Partecipate, non parliamo soltanto delle polizze sottoscritte dal fedelissimo per «motivi di affetto». A chi insinua un «ritorno di Salvatore Romeo», negli ambienti del Campidoglio e del Movimento Cinque Stelle romano rispondono così: «In realtà non se n'è mai andato».

La capatina del funzionario del Comune durante la cerimonia per la cittadinanza onoraria al pm Nino Di Matteo non è il primo episodio che lascia trasparire un attivismo mai sopito da parte dell'ex braccio destro. Ci sono, naturalmente, gli incontri di lavoro. Come quelli ai quali Romeo partecipa in virtù del suo ruolo all'interno del Dipartimento e della task force voluta dall'assessore alle Partecipate Massimo Colomban. A marzo, per due volte consecutive, si era visto nella sede di «Risorse per Roma», società che gestisce il patrimonio disponibile e indisponibile del Campidoglio. «Sono un dipendente del Comune - ha spiegato Romeo - e il mio capo è l'assessore Colomban, non capisco perché si debba considerare negativa la mia partecipazione ad alcune riunioni».

Ma c'è chi continua a storcere il naso su queste presenze, chiedendosi perché l'ex capo segreteria della sindaca non «venga spostato in un dipartimento meno strategico rispetto a quello delle Partecipate, dove c'è il contatto diretto con i vertici del Campidoglio». Quindi con Virginia Raggi. Poi c'è stato anche il passaggio durante altri eventi pubblici, sempre a fine marzo la presentazione del restyling di Palazzo Braschi, il Museo di Roma a metà strada tra Piazza Navona e Campo de' Fiori. Ma soprattutto pare che la sindaca abbia chiesto aiuto al fidato Romeo per risolvere la grana della crisi all'interno dell'ottavo municipio. La zona di Daniele Frongia e proprio di Salvatore Romeo. Lì il Movimento si è spaccato in una faida che ha visto le dimissioni del minisindaco Paolo Pace ad aprile e ora la gestione commissariale da parte della stessa Raggi. Un attivista dice: «All'ottavo è stato avvistato in qualche riunione, la sindaca ha ancora bisogno di lui». Un filo che non si sarebbe mai interrotto nonostante le parole pesanti pronunciate dalla prima cittadina, all'indomani dello scandalo sulle polizze: «Non solo farò una querela ma pure un Tso, me lo consentono i poteri da sindaco». Con i dubbi sul fatto che «Romeo fosse un infiltrato con lo scopo di danneggiare il Movimento Cinque Stelle».

Però anche in quei giorni, l'ex capo segreteria ha continuato dalla sua pagina Facebook a condividere i post della Raggi, rilanciando l'operato della giunta pentastellata. Un appoggio pubblico che ancora continua, un «dettaglio» che non è sfuggito ai militanti romani. Qualcuno di loro ripete: «O gli insulti e le denunce della sindaca erano di facciata, oppure c'è bisogno davvero di un Tso». Perché, nonostante chi lo conosce bene dica che abbia poca dimestichezza con la tecnologia e gli smartphone, Romeo non fa mistero del proprio sostegno alla Raggi.

L'ultima condivisione è un video pubblicato dalla sindaca sull'approvazione dell'assestamento di bilancio 2017-2019, prima un post del vice presidente dell'Assemblea capitolina Enrico Stèfano sul disastro dell'Atac, partecipata dei trasporti. Libertà è partecipazione.

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