È un papa che piace tanto Bergoglio, che sa sporcarsi le mani con discorsi poco ortodossi. È il Papa che dalle Filippine con sette milioni di fedeli ti fa commuovere, il Papa che chiede di imparare a piangere di fronte ai bambini abusati. E poi sul volo che lo riporta a Roma è il Papa che torna a sorprendere- «Alcuni credono che per essere buoni cattolici dobbiamo essere come i conigli, la paternità responsabile, questo è il punto». Secondo Francesco, il numero ideale di figli è tre. «Così si mantiene stabile la popolazione». Nessun Pontefice prima d'ora si era spinto a tanto, addirittura a quantificare il numero «giusto» di figli. Senza ipocrisie, con molta umiltà e certamente con un senso pratico non indifferente. Il Pontefice ha citato l'esempio di Paolo VI: «Lui guardava al neo-Malthusianesimo universale che era in corso. Quel neo-Malthusianesimo che cercava un controllo dell'umanità da parte delle potenze». «Io ho rimproverato alcuni mesi fa una donna in una parrocchia perché era incinta dell'ottavo, dopo sette cesarei: Ma lei vuole lasciare orfani sette?. Questo è tentare Dio».
E poi ancora, le sue parole di alcuni giorni fa, dopo l'attentato ai giornalisti francesi di Charlie Hebdo sul pugno che anche un amico si può aspettare, hanno fatto il giro del mondo. Così al ritorno da Manila i giornalisti chiedono chiarimenti a papa Bergoglio sul tema libertà di fede e di espressione chiarisce: «nessun pugno, ma neppure provocazioni, serve prudenza».
«In teoria - ha approfondito Papa Francesco, distinguendo pratica e Vangelo - possiamo dire che una reazione violenta davanti a una offesa, a una provocazione, in teoria non si deve fare. Possiamo dire quello che il Vangelo dice, dobbiamo dare l'altra guancia, in teoria possiamo dire che noi capiamo la libertà d'esprimere. E questo è importante, nella teoria siamo tutti d'accordo. Ma siamo umani e c'è la prudenza che è una virtù della convivenza umana». Insomma, se il Vangelo è teoria, allora la pratica permetterebbe qualche attenuante...
«Io - ha insistito - non posso provocare, insultare una persona continuamente perché rischio di farla arrabbiare, rischio di ricevere una reazione non giusta, ma questo è umano. Dico che siamo umani, rischiamo di provocare gli altri. Per questo la libertà deve essere accompagnata dalla prudenza».
Papa Francesco ha poi rivelato le mete dei suoi prossimi viaggi, precisando che non si tratta ancora di decisioni tutte definite. E l'estate sarà all'insegna del Sud America. A luglio visiterà Ecuador, Bolivia e Paraguay. A settembre invece andrà negli Stati Uniti, dove è previsto un intervento al Palazzo di Vetro dell'Onu, e Filadelfia dove si svolgerà l'Incontro mondiale delle Famiglie.
A novembre poi ci sarà il primo viaggio africano: andrà in Centrafrica e Uganda «c'è stato un ritardo nel decidere quando e dove, a causa dell'Ebola, abbiamo fatto molte riunioni su questo», ha rivelato. Nel 2016 poi Francesco visiterà Cile e Perù e tornerà per la prima volta dall'elezione del marzo 2013 in Argentina. Insomma ad aspettarlo, ancora un mate con la Kirchner.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.