È stato confermato in laboratorio uno dei due casi sospetti di antrace a Grottaferrata (Roma). Ne dà notizia una nota congiunta dell'Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana, dello Spallanzani e della Asl Roma 6, annunciando la costituzione di una task force presso la Direzione Regionale Salute e politiche sociali. «Dal 19 agosto scorso in un allevamento di bovini da carne allo stato brado in località Molara, nel comune di Grottaferrata, sono stati segnalati al Servizio veterinario dell'Asl Roma 6 alcuni casi di mortalità fra i bovini», ricostruiscono gli esperti. Il 25 agosto l'Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana, dopo un sopralluogo con la Asl, ha rilevato la presenza dell'agente eziologico del Carbonchio ematico (Bacillus antracis) in 4 bovini deceduti nella stessa data e appartenenti allo stesso allevamento. In totale dall'inizio della segnalazione risultano 13 bovini morti, su 4 dei quali è stata confermata la presenza dell'antrace.
Dopo la diagnosi la Asl ha adottato tutte le misure previste per il contenimento del rischio di infezione, «disponendo, tramite ordinanza del Sindaco di Grottaferrata, lo spostamento della mandria dei bovini al pascolo in un altro sito dell'azienda agricola e vietando, per qualsiasi attività agricola o ludico sportiva, l'utilizzo» di un'area «ben più ampia di quella sul quale pascolavano i bovini».
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