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Sardone asfalta Greta Thunberg: "Integralismo ecologista danneggia i cittadini"

L'europarlamentare della Lega contro l'Ue: "Sfrutta Greta Thunberg per slogan idologici". E smaschera l'attivista svedese

Sardone asfalta Greta Thunberg: "Integralismo ecologista danneggia i cittadini"

Greta Thunberg, ospite dal Parlamento europeo a Bruxelles, sferza l'Unione Europea, chiedendole di essere capofila nella lotta contro l'inquinamento: "Non abbiamo bisogno di obiettivi per il 2030 o il 2050, ma per ogni singolo anno: dobbiamo iniziare a tagliare le emissioni in maniera drastica alla fonte fin da ora".

"L'Unione europea deve essere capofila: avete l'obbligo morale di farlo, oltre all'opportunità di essere il vero leader sul clima", un altro estratto del suo discorso in occasione del suo intervento in Commissione Ambiente (Envi) a margine della presentazione della Climate Law.

A smaschere Greta Thunberg sbugiardando anche la doppia morale dell'Ue, ci ha pensato Silvia Sardone. L'esponente del Carroccio, dopo aver ascoltato le parole della paladina dell'ambientalismo a ogni costo, ha affondato il colpo: "Oggi il Parlamento Europeo, per le note ragioni legate al coronavirus, è chiuso ad amministratori locali e collaboratori esterni. Ma non a Greta: l'attivista ha potuto oggi fare il suo comizio, applaudita da gruppi parlamentari che la sfruttano per cercare di ricostruire l'immagine di un'Ue sempre più in crisi. Sono intervenuta contro l'integralismo dei finti ambientalisti: battaglie ipocrite, sbagliate e contro la gente comune".

Ed è solo l'inizio, perché l'europarlamentare della Lega ha aggiunto: "Vediamo tanti giovani protestare, ma quanti di loro sono disposti a inseguire una decrescita felice e a rinunce sostanziali - dallo smartphone ai viaggi in aereo, dai fast food all'aria condizionata - per aderire alla religione ambientalista? Quale modello di progresso vogliono, forse tifano per il Coronavirus che sta riducendo l'inquinamento in Cina? Politiche sbagliate nei destinatari, perché gli attivisti organizzano manifestazioni e cortei in Occidente dove, con tutti i limiti, negli anni si è lavorato sulle politiche ambientali".

Dunque, la leghista – che è oordinatrice gruppo Identità e Democrazia in commissione Envi – ha così proseguito: "Nulla dicono però a Cina, India e Paesi in via di sviluppo che sono in testa a ogni classifica sull'inquinamento prodotto. Infine avanzano proposte contro la gente comune: la svolta ecologista prevede tasse su plastica, zuccheri, combustibili che finiscono a colpire i consumatori. Un attacco al benessere e ai cittadini: il modello di sviluppo a 'emissioni zero' rischia di mettere in crisi da subito molte aziende, con rischi sociali per i lavoratori". Infine, la Sardone chiosa: "Siamo tutti consapevoli dell'inquinamento nel nostro pianeta, ma serve un confronto scientifico onesto, lontano dal tribunale del popolo aizzato da quelli che usano Greta Thunberg.

L'Ue sta riducendo la questione a uno slogan ideologico condito da programmi irrealizzabili nei tempi descritti, penalizzanti e spesso inutili".

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