Seggiolini con allarme, l'obbligo slitta

Dopo l'ok devono passare 120 giorni: previste multe fino a 326 euro

Seggiolini con allarme, l'obbligo slitta

Prima di scendere dall'auto voltati! Ci sono anch'io! Non dimenticarmi!». Ben tre punti esclamativi: annunciata come una «decisione lampo», la legge sui seggiolini salvavita slitta di un anno. Altro che «entrare in vigore a ottobre 2019». Se ne parlerà, nella migliore delle ipotesi, a marzo 2020, 120 giorni dopo l'entrata in vigore del provvedimento.

Ma come sarà, esattamente, il «dispositivo antiabbandono»? Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stilato quattro paginette fitte di norme: ci sarà un dispositivo di allarme che potrà essere integrato all'origine nel seggiolino, oppure come accessorio del veicolo o come sistema indipendente dal seggiolino e dal veicolo. Non solo: il dispositivo dovrà segnalare l'abbandono del minore mediante l'attivazione di un allarme che dovrà attirare l'attenzione del conducente tempestivamente attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi, percepibili all'interno o all'esterno del veicolo stesso.

«I dispositivi - spiega poi Luigi Altamura, capo della polizia municipale di Verona e delle polizie municipali d'Italia presso l'Anci - potranno essere dotati di un sistema di comunicazione automatico per l'invio, per mezzo delle reti di comunicazione mobile senza fili, di messaggi o chiamate».

Novità in vista anche sul fronte delle multe previste per chi non rispetterà la legge: sanzione amministrativa da 81 euro a 326 euro (pagamento entro 5 gg. euro 56,70) e la decurtazione di 5 punti dalla patente.

Il 7 ottobre scorso la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli aveva firmato il decreto attuativo dell'articolo 172 del Nuovo codice della strada per prevenire l'abbandono di bambini nei veicoli. «L'obbligo - aveva assicurato - sarà operativo non appena il decreto legge sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale». Aggiungendo: «Si tratta del passaggio conclusivo della Legge, dopo l'approvazione del Parlamento con il voto di tutti i gruppi politici, il parere favorevole acquisito dalla Commissione Europea e il via libera dei giorni scorsi del Consiglio di Stato».

«In considerazione dell'importanza di questi dispositivi - si era sbilanciata la De Micheli - sono allo studio le

modalità per attuare l'agevolazione fiscale prevista per favorirne l'acquisto ed incrementare le relative risorse». Ma se ne riparlerà a marzo del prossimo anno. Sperando che, nel frattempo, non avvengano altre tragedie.

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