Stabili i nuovi contagi ma è record di test E soltanto un decesso

I casi sono 1.444, 18 in meno di venerdì Tamponi: quasi 100mila, mai così tanti

Stabili i nuovi contagi ma è record di test E soltanto un decesso

I contagi calano ma di poco. I tamponi invece crescono, ma pure essi di poco. I ricoverati in terapia intensiva crescono anch'essi, ma di poco. È un normale sabato di fine estate, senza panico ma anche senza tranquillità, in attesa di quel controesodo che potrebbe riversare nelle città i contagi frutto delle vacanze che molti italiani hanno voluto trascorrere nel vecchio stile, senza pensieri e senza mascherine. Poi arriverà la ripartenza delle scuole - tema pasticciato ma alla fine pare proprio che si partirà il 14 settembre - e con essa una prevedibile nuova escalation. Sarà un settembre fatidico, di incertezze e pensieri.

Ma non andiamo troppo lontano e restiamo a ieri. I nuovi contagi contabilizzati sono 1.444, diciotto in meno rispetto ai 1.462 di venerdì. I casi totali toccano i 266.853, gli attuali positivi sono 23.156 (121 in più rispetto al giorno prima), dei quali 21.909 in isolamento domiciliare (+126), 1.168 ricoverati con sintomi non gravi (-10) e 79 in terapia intensiva, con un aumento di 5 unità rispetto a venerdì.

La distribuzione per regioni dei nuovi casi segue l'andamento delle ultime settimane, ormai consolidato nella proporzionalità rispetto alla popolazione dei vari territori e senza la prevalenza del Nord. In testa c'è la Lombardia con 289 nuovi casi (2,86 ogni 100mila abitanti), seguita dalla Campania con 188 (3,25 ogni 100mila abitanti), dal Lazio con 171 (2,92 ogni 100mila abitanti), dal Veneto con 151 (3,08 ogni 100mila abitanti) e dall'Emilia-Romagna con 149 (3,34 ogni 100mila abitanti). A livello nazionale i nuovi contagi sono 2,40 ogni 100mila abitanti. Altre dodici regioni sono in doppia cifra (dai 92 casi della Toscana fino agli 11 della Calabria) e le restanti quattro sotto quota dieci. Nemmeno una regione è Covid-free, anche il Molise conta due nuovi casi.

Colpisce ma non sorprende che la Sardegna, che è stata tra le regioni più sicuri durante la fase più drammatica dell'epidemia, ora conta ben 70 nuovi contagi, con la media per 100mila abitanti più alta d'Italia: ben 4,29. Come riferiamo in altra parte del giornale è sempre più probabile l'ipotesi di un «ponte aereo» (o navale) per far tornare a casa i positivi bloccati sull'isola. L'assessore alla Sanità dell'isola, Mario Nieddu, stima che i turisti siano il 50 per cento dei pazienti in isolamento nella regione, che ieri erano 691.

ma torniamo ai numeri nazionalei e parliamo di tamponi. Ieri si è segnato un nuovo record, con 99.108 test messi a referto. Sembra ormai imminente il superamento della soglia dei 100mila, mai toccata finora. La regione che ha fatto più tamponi è stata la Lombardia con 18.701 (in calo rispetto ai 19.721 di venerdì), seguita dal Veneto con 17.451 e dal Lazio con 13.010. Finora sono stati effettuati 8.509.618 tamponi su un totale d 5.064.247 persone. In pratica ha fatto il tampone l'8,41 per cento della popolazione nazionale.

Infine i morti, e qui c'è un altro record positivo, anche se in negativo: un solo decesso è stato registrato ieri, in Veneto. Il virus non era mai stato così clemente, il minimo finora erano stati i 2 del 9 agosto.

La dimostrazione che l'aumento dei contagi è un dato ormai quasi solo numerico, e che il Coronavirus ormai non ci fa quasi più nemmeno il solletico. Lo dicono i numeri, non i negazionisti di un viurs che è esistito, ci ha colpito e ci ha fatto piangere molto.

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