Svolta nel giallo di Elisa. I pm: "È un omicidio"

L'amico indagato anche per occultamento di cadavere. Trovata una traccia nel bosco

Svolta nel giallo di Elisa. I pm: "È un omicidio"

I cani molecolari si agitano, abbaiano, forse hanno fiutato qualcosa. È un mucchio di foglie spostate da un luogo all'altro per costruire un giaciglio di fortuna. Potrebbe essere il segno del passaggio di Massimo Sebastiani. È poco, ma nel buio assoluto di questi sei giorni di ricerche, per i soccorritori è una traccia importante. La prima da quando domenica, in provincia di Piacenza, sono scomparsi, in momenti diversi, l'operaio tornitore di 48 anni e la sua amica 28enne della quale, si dice, lui si era invaghito. Ma la direzione imboccata dalle indagini non lascia presagire nulla di buono, perché ieri la Procura di Piacenza ha iscritto il nome di Sebastiani nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Una svolta drammatica, che potrebbe essere legata agli esiti delle analisi compiute dai carabinieri del Ris di Parma nell'abitazione e nell'auto dell'uomo, trovata parcheggiata davanti casa, a Campogrande di Carpaneto. Il riserbo degli inquirenti è assoluto, ma se i magistrati hanno cambiato l'ipotesi di reato da quella di sequestro di persona contro ignoti a quella di omicidio contro l'operaio, è possibile che siano state trovate tracce di sangue. Anche se non è detto - è stato spiegato - che la giovane non sia più in vita.

Le ricerche comunque continuano, con la speranza che quella imboccata dalla Procura non sia la pista giusta. Si sono spostate in una zona boschiva del comune di Lugagnano, anche grazie ad alcune segnalazioni. I cani ieri hanno fiutato qualcosa a Riofreddo di Veleia, dove è stato individuato il giaciglio. Potrebbe essere stato usato da Sebastiani per passare la notte negli ultimi giorni. Finora il tornitore è riuscito sfuggire ai 130 uomini che da giorni stanno battendo palmo a palmo la zona a caccia di cunicoli e rifugi, se non di quel «bunker» che si mormora stesse costruendo nel bosco. Del resto chi lo conosce lo descrive come un vero patito della natura selvaggia, capace di vivere anche in luoghi inospitali. Le amiche di Elisa, che conoscevano bene il rapporto che c'era tra i due e l'ossessione che Massimo aveva per la giovane, finora non hanno mai pensato al peggio. Sono convinte che Sebastiani possa aver rapito la ragazza, ma non che le abbia fatto del male. Ad insospettire gli inquirenti è stata anche la conversazione che Massimo ha avuto domenica, prima di sparire, con un benzinaio di Carpaneto, dove si era fermato a fare rifornimento, ripreso dalle telecamere. Erano le 14,47 e fino alle 14 era stato in trattoria con Elisa. Poi lei è sparita nel nulla, mentre lui è stato visto in diverse occasioni prima di scomparire.

Al benzinaio Massimo ha detto, senza che questi gli chiedesse nulla, che avrebbe voluto fare un giro con la sua ragazza ma che lei non era voluta andare. Per questo sarebbe andato in campagna a lavorare. Una conversazione sospetta, che potrebbe suonare come il tentativo di precostituirsi un alibi.

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