Roma - «In favor di telecamere tenere sempre sguardo spento e viso atteggiato a una smorfia se non di dolore almeno di compunzione». Peccato che il regolamento interno dei pentastellati non abbia un paragrafo sul galateo per i salotti tv. Ci fosse stato e l'avesse mandato a memoria, Toninelli oggi non sarebbe il bersaglio numero uno dei social network e dei giornali per aver sorriso a fianco di Bruno Vespa mentre nello studio di Porta a porta mostrava il plastico del ponte Morandi di Genova. Non lo ha fatto, per la verità, in trasmissione bensì prima che questa cominciasse, davanti ai fotografi che solitamente affollano il salotto di Vespa. L'immagine ha poi fatto il classico giro di valzer sul web fino a divenire «virale» e a scatenare la rabbia e l'orgoglio di quanti hanno visto in quel sorriso uno scivolone o quanto meno una gaffe. Sorridere su una tragedia che ha spezzato 43 vite e che ha messo in ginocchio l'economia di un'intera regione? Non scherziamo nemmeno! La trasmissione è andata in onda giovedì sera. Alla vigilia cioè del Consiglio dei Ministri dal quale sarebbe dovuto uscire almeno il nome del Commissario chiamato a ricostruire il ponte. Il ministro delle Infrastrutture, invece, a poche ore da quella riunione non era in grado di dire nulla di concreto. Vespa, da cronista esperto, lo incalzava eppure l'unica cosa che sapeva e voleva dire Toninelli era che il ponte non sarebbe stato ricostruito da Autostrade. E che le stesse concessioni sarebbero state presto rivedute. Gli ospiti in studio hanno tentato in tutti i modi di ricordare che, in punta di diritto, non è facile cedere a scelte così draconiane. Con il senno di poi è un gran peccato quella posa in favore di obiettivi fotografici. Avesse assunto lo stesso furore e la stessa indignazione usata per sottolineare il «mai a Autostrade il compito di ricostruire e di continuare a guadagnarci sopra», forse non saremmo qui a sottolineare non tanto la gaffe, quanto lo spontaneo movimento popolare di indignazione che ieri è montato sui social. Da Twitter a Facebook sono stati in tanti a notare quel sorriso compiaciuto. In tanti hanno sottolineato la inadeguatezza del politico, la mancanza di sensibilità istituzionale del ministro. Ne prendiamo soltanto una di queste voci in rappresentanza di un coro molto affollato.
«Un bel sorriso con il plastico televisivo raffigurante una tragedia, una strage. E quello sarebbe il nostro Ministro delle Infrastrutture? Che dopo un mese ancora non ha fatto NULLA». Un altro grillino caduto nella Rete.
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