Va in municipio e minaccia. "Ridatemi l'assegno oppure brucio tutto"

L'uomo si è presentato con una bottiglia di benzina reclamando il reddito. Il sindaco: "Vuole aiuti ma non un lavoro"

Va in municipio e minaccia. "Ridatemi l'assegno oppure brucio tutto"
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«Brucio il Comune se non mi date i soldi». E cosparge di benzina la stanza del sindaco di Terrasini (Palermo) minacciando di appiccare il fuoco. Sono stati momenti concitati ieri al Municipio della cittadina siciliana, per fortuna risoltisi senza che nessuno si sia fatto male. Protagonista un 62enne del luogo, disoccupato e con precedenti per reati contro il patrimonio, che risulta tra i 37.600 siciliani che hanno ricevuto dall'Inps l'sms di cessazione del reddito di cittadinanza. L'uomo si era recato al Comune non appena aveva letto il messaggio, pensando che il sindaco, Giosuè Maniaci, potesse intervenire per riassegnargli il beneficio. Stando diversamente le cose, se n'è andato per poi tornare con una bottiglia piena di benzina, facendo irruzione nella stanza del sindaco: «Mi do fuoco, brucio tutto gridava -. Non mi aiuta nessuno». Ma le cose non stanno così secondo il primo cittadino che delinea il personaggio: «A maggio gli abbiamo dato un bonus di 500 euro, riceve sostegno dalla Caritas, dal Banco alimentare, più volte io e altri membri della Giunta gli abbiamo pagato le bollette, e ieri mattina gli ho detto che avremmo potuto trovargli un lavoro, ma non vuole. Mi ha risposto per l'ennesima volta che lui non può lavorare per un presunto problema alla schiena. Noi abbiamo fatto tutto il possibile, ma diciamo che pretendeva di ricevere soldi e aiuti, con modi non sempre civili».

Il 62enne non sarebbe nuovo alle pretese: qualche giorno fa voleva mangiare gratis in un locale della città. Il ristoratore, che ha già aiutato l'uomo in passato, si è lamentato col sindaco ritenendo ingiusta la pretesa. La situazione di ieri è rientrata grazie all'intervento del segretario generale Cristofaro Ricupati e del presidente del consiglio comunale, Marcello Maniaci. I carabinieri e il 118 hanno accompagnato l'uomo in ospedale a Partinico per accertamenti. Quanto accaduto induce a riflettere su come il reddito grillino, che avrebbe dovuto aiutare chi non può lavorare, fosse diventato un modus vivendi per tanti che preferivano starsene a casa percependo il sussidio. E al dolce far niente non sono pochi quelli che arrotondavano lavorando in nero. Se tra le 169mila famiglie che hanno ricevuto l'sms di stop al rdc ci potranno essere casi di errore, a cui si dovrà certamente rimediare, gli altri dovranno farsene una ragione e rimboccarsi le maniche.

Quello di ieri è per fortuna un caso isolato. È lo stesso Maniaci a sottolineare che «nessuno dei percettori del nostro comune è venuto a protestare. Inoltre sono arrivate le carte per il nuovo sussidio previsto dal governo».

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