RomaVota a destra la «casalinga» di Voghera e nella cittadina della provincia pavese si prepara il ballottaggio del 14 giugno tra il sindaco uscente di Forza Italia, Carlo Barbieri, e il leghista Aurelio Torriani, già primo cittadino per 10 anni. Il Pd è quasi sparito nella città, anche se il terzo candidato, il democratico Pier Ezio Ghezzi, è stato battuto per soli tre voti dall'esponente del Carroccio e ora prepara un ricorso al Tar.
Non si preannuncia affatto amichevole lo scontro tra il sindaco azzurro, che ha preso il 34,1 per cento dei voti e Torriani, appoggiato da Lega e Fratelli d'Italia, che ha totalizzato il 26,6 per cento delle preferenze.
E a complicare ancor più le cose s'inserisce Ghezzi, che non si arrende al risultato delle urne e vorrebbe bloccare il ballottaggio, sostenendo che ci sono ombre nel voto e aprendo un piccolo giallo sullo scrutinio.
Rimane il fatto che si è pronunciata nettamente per il polo di centrodestra l'ormai famosa «casalinga di Voghera», simbolo nazional-popolare della classe rispettabile piccolo-borghese, quella dal basso livello di istruzione, ma dal senso pratico di stampo tradizionale. Lo stereotipo è nato negli anni '60, da un'inchiesta della Rai che dimostrò lo scarso tasso di comprensione del lessico politico della categoria femminile vogheriana, ma poi ne rivendicò la paternità lo scrittore Alberto Arbasino, nato proprio nella cittadina pavese, sostenendo che quella «casalinga» l'aveva resa un simbolo lui, con un personaggio ispirato alle sue zie.
Ora, comunque, quest'elettrice tipo ha premiato i due campioni del centrodestra che, dopo uno scrutinio al cardiopalma ed escluso del Pd permettendo, si scontreranno il prossimo fine settimana. Può essere un test da non sottovalutare per comprendere gli scenari futuri nello schieramento d'opposizione e la sua importanza la conferma l'attenzione del leader del Carroccio.
Matteo Salvini è stato per un comizio a Voghera prima delle amministrative, per sostenere in prima persona la campagna elettorale di Torriani e dare ufficialmente il suo imprimatur. Show in maglietta, bagno di folla, applausi degli elettori-fan, autografi e selfie, poi la promessa: «Se andate al ballottaggio torno a Voghera».
Promessa mantenuta venerdì dal segretario federale leghista, arrivato puntualmente in Piazza Duomo,
al comitato elettorale della coalizione, con il candidato sindaco Torriani.Dal canto suo, Barbieri sfoggia tranquillità e guarda al 2020. Ringrazia i cittadini, raccomanda di andare al voto e conta di restare al suo posto.
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