Un sacerdote di Merano, il decano di San Nicolò Albert Schoenthaler, ha introdotto una sorta di cresima a punti per incentivare i ragazzi a prepararsi al sacramento. «Si tratta - ha spiegato il religioso - di una forma giocosa per invogliare i ragazzi non solo alla preparazione, ma anche a compiere delle buone azioni, sulla base di un modello già sperimentato in alcune comunità cattoliche a Klagenfurt, in Austria». In sostanza ogni forma di partecipazione alla vita della Chiesa ha un punteggio: si va dai 40 punti per chi si iscrive al coro giovanile, ai 30 punti per la partecipazione alla festa di San Nicolò all'ospedale, agli altri 30 per la visita a istituzioni che operano nel sociale.
Ci sono addirittura 100 punti per chi partecipa alla raccolta benefica di casa in casa dei Re magi per i bambini poveri.In teoria per partecipare alla cresima occorrerebbero 500 punti, ma - spiega il decano - «non siamo certo fiscali e anche chi ha avuto meno punti riceverà il sacramento».
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