Il cd della settimana stavolta lo trovate in edicola col numero di aprile di «Classic Voice». È un inedito importante, prezioso, struggente. Ricorda i 5 anni dalla prematura scomparsa di Giuseppe Sinopoli: la perdita di un uomo che dirigeva anzitutto con la sua meravigliosa, coltissima e creativa testa da intellettuale senza snobismi. È il Requiem verdiano che si «celebra» ogni anno a Dresda per non dimenticare i bombardamenti del 45. Diretto da Sinopoli il 13 e 14 febbraio, due mesi prima di morire sul podio (lAida berlinese del 20 aprile 2001). Con la Staatskapelle e il Coro della Staatsoper locali, la Dessì che poi avrebbe interpretato Aida, la Fiorillo, Botta e Scandiuzzi. Si può leggere in alcuni passi, così profondamente inquieti, un presagio di morte (forse è suggestione; certo, il formidabile «pensiero» che sta dietro ad ogni lettura di Sinopoli).
Si ammira un coro, unorchestra e quattro solisti tuttuno con la tensione da laico che si interroga messa in campo dal direttore. Il tragico stop ad unesperienza che tanto aveva dato e molto di più prometteva.Sinopoli dirige il Requiem di Verdi (Classic Voice)
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