La Procura si fa i complimenti

La procura genovese ha lavorato meglio, è stata più svelta delle «consorelle» di altre città. Infatti, la pendenza media per magistrato dei sostituti genovesi nel 2006 è la più bassa, con 591 procedimenti, rispetto ai dati di sei procure medio grandi: Bologna, Firenze, Torino, Bari, Brescia, Venezia, con rispettivamente 1279, 780, 1058, 3378, 2414, 1404 procedimenti pendenti. Inoltre, a fronte di un aumento del 16% di casi pendenti a livello nazionale, a Genova si registra una diminuzione del 35%. Questi dati sono emersi dalla conferenza stampa del procuratore capo Francesco Lalla sul monitoraggio del lavoro svolto dalla procura dal 2002 al 2006, che ha visto una diminuzione dei procedimenti pendenti da 32.403 a 14.907. Per ogni anno il numero dei definiti è superiore a quelli pervenuti. Restando al 2006, su 16.528 procedimenti definiti, quelli archiviati sono stati 6180, per gli altri è stata esercitata l’azione penale.

«Sono risultati soddisfacenti - ha detto Lalla - se si considera che non sono stati anni tranquilli, che abbiamo ancora in corso tre processi del G8 che impegnano 6 pm (su un organico di 29 persone, mancano un procuratore aggiunto e due sostituti), il processo alla mafia albanese, altri per reati contro la pubblica amministrazione, più quelli provenienti dalla Toscana. Tutto ciò, con soli 127 impiegati amministrativi, su un’organico di 177». Lalla ha ricordato che le spese delle intercettazioni sono diminuite del 55 per cento.

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