Prossima mossa: lotta ai signori del mercato nero

da Parigi

Nicolas Sarkozy dichiara guerra al portafoglio della criminalità legata ai «casseur», all’«economia sotterranea che incancrenisce la vita di tutti i giorni» nei quartieri sensibili. Il ministro dell’Interno francese, che ieri ha annunciato che 60 inchieste sono in corso «per smantellare» i traffici del mercato nero, si è lanciato in una battaglia sul medio-lungo periodo, non legata esclusivamente all’emergenza del momento.
Una settimana fa, Sarkozy aveva già risposto alle critiche che gli piovevano addosso dopo i primi giorni di disordini, dicendo che non avrebbe tollerato «la calma delle bande, dei trafficanti, dell’economia sotterranea e dei soldi della droga», ritirando polizia e gendarmi dalle zone a rischio.
Secondo il ministro dell’Interno ed ex ministro dell’Economia è dunque necessaria una cooperazione interministeriale per coordinare l’intervento dei Gir (Gruppi d’intervento regionali dediti alla lotta al mercato nero) nelle banlieue.

E per questo i servizi segreti, che dipendono dal dicastero diretto da Sarkozy, dovranno specializzarsi «nella lotta contro il terrorismo e in quella contro l’economia sotterranea». Il governo francese ha intanto approvato la creazione della Piac, una piattaforma d’identificazione dei beni criminali.

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