Ragusa - Omicidio, questa mattina, poco prima delle 7, in un’abitazione di via Egitto, a Modica Alta, in provincia di Ragusa. Un uomo di 73 anni, Emanuele Moncada, è stato ucciso dal figlio, Corrado, di 47 anni. Alla base del delitto, secondo quanto riferiscono i carabinieri della Compagnia di Modica, una discussione per futili motivi, degenerata fino all’omicidio. L’anziano è stato colpito più volte alla testa con una spranga di ferro. L’allarme è stato dato da alcuni vicini di casa che hanno avvertito i carabinieri e il 118. Quando l’ambulanza è giunta sul posto, però, per Emanuele Moncada non c’era più nulla da fare. Il presunto omicida, ancora con la spranga insanguinata in mano e in stato confusionale, è stato arrestato dai carabinieri.
La discussione e il folle gesto Il padre, secondo quanto riferiscono i militari dell’arma, si trovava in difficoltà finanziarie e avrebbe prelevato, all’insaputa del figlio, alcune somme di denaro che il 47enne custodiva in casa. La discussione è iniziata ieri sera ed è proseguita nelle prime ore del mattino di oggi, quando il figlio ha impugnato una spranga di ferro colpendo ripetutamente il padre al volto e alla testa. La tragedia si è consumata all’interno dell’abitazione, anche se l’anziano è morto all’esterno. I vicini hanno chiamato i Carabinieri i quali, intervenuti sul posto pochi minuti dopo, hanno arrestato Corrado Moncada.
L'intervento dei carabinieri I carabinieri avrebbero accertato che Corrado Moncada avrebbe colpito suo padre dopo un litigio, cominciato nella serata di ieri perchè il genitore gli avrebbe sottratto dei soldi per giocare al ’gratta e vincì. Lo scontro tra padre e figlio sarebbe poi ripreso in mattinata all’esterno dell’abitazione. Intorno alle 6,40 i due avrebbero, infatti, ricominciato a litigare e con una spranga di ferro, Corrado Moncada avrebbe più volte colpito suo padre al volto e alla testa. I militari dell’Arma della compagnia di Modica, nel ragusano, hanno trovato Corrado Moncada con la spranga e sporco di sangue in mano vicino al padre.
Spendeva troppo per il Superenalotto Emanuele era un netturbino in pensione. Il figlio fa il muratore. Entrambi abitano in una casa del centro storico di Modica e negli ultimi tempi i due litigavamo sempre più spesso perchè il genitore prendeva soldi, frutto del lavoro del figlio, per giocare oltre che al gratta e vinci anche ad altre lotterie tra cui il Superenalotto.
Ieri sera si era scatenata l’ennesima lite udita dai vicini. E la rabbia dev’essere covata per tutta la notte fino a stamani quando Corrado Moncada, fuori casa, è tornato a chiedere conto al genitore dei soldi spesi fino al raptus omicida.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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