Rifondazione e Pd si dividono anche nella festa della sconfitta

Stessa collina a trecento metri sul livello del mare. La strada anche è la stessa, così come i tornanti e le curve. Bisogna pregare di non incontrare altre macchine, perlomeno di dimensioni non superiori a un’utilitaria, per raggiungere Campenave, frazione di Crevari dove ieri la sinistra ha celebrato la festa della Liberazione. Un 25 aprile però tutto speciale, se si pensa che nell'arco di duecento metri ci sono state ben due feste: quella di Rifondazione comunista e quella del Partito democratico. Rigorosamente distinte. Differenti le bandiere, le canzoni, gli stand gastronomici, gli umori e anche lo spazio per le celebrazioni. Perché la federazione genovese di Rifondazione ha organizzato la tradizionale festa «Sinistrainfesta» in pianura, mentre il Pd ha festeggiato in collina. Tra i due blocchi di compagni separati c'erano soltanto pochi metri di distanza. C'è stato però un unico comune denominatore: la delusione e la rabbia di aver perso le elezioni.

Soprattutto di aver perso la Liguria.
Le bandiere rosse con la falce e il martello, insieme a quelle dei comunisti italiani e della sinistra arcobaleno sventolavano tra gli stand di «Sinistrainfesta» (...)
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