Fa tutto lui. Scrive, dirige, e ovviamente sale sul palco come protagonista. Vincenzo Salemme arriva a Genova, al Politeama, con il suo spettacolo «Lastice al veleno». Dopo aver fatto il pieno dincassi al Teatro Olimpico di Roma, al Diana di Napoli e al Manzoni di Milano, eccolo misurarsi con il pubblico della Superba. Insieme a lui, Benedetta Valanzano, Maurizio Aiello e Antonella Morea.
«Lastice al veleno è basata su un meccanismo comico farsesco, ma ha un linguaggio tipico della commedia brillante e romantica - racconta Vincenzo Salemme -. Protagonisti sono Barbara e Gustavo. Lei è unattricetta, amante, addolorata e delusa, del regista dello spettacolo che sta provando, il quale regista è a sua volta è un inseparabile ammogliato. Gustavo invece è un pony express che porta in giro pacchi dono per il Natale imminente». La vicenda nasce e finisce nella giornata del 23 dicembre. Si svolge nel teatro dove Barbara debutterà tra pochi giorni, ma in scena coi protagonisti ci saranno quattro figure molto particolari, continua lattore: sono le statue raffigurate nella scenografia, una lavandaia del Cinquecento, uno scugnizzo di Gemito, un poeta rivoluzionario tratto dal Regno delle Due Sicilie, un «munaciello», figura mitologica delliconografia popolare napoletana, che si esprime come un primitivo.
«Barbara è una bellissima donna ma molto suscettibile e sognatrice e proprio per questa sua fragilità psicologica, parla con queste figure inanimate che nella sua fantasia prendono vita. Solo lei (e il pubblico in sala) le vede vivere». Per mettere fine alla sua relazione, Barbara ha un piano diabolico: invitarlo a una cenetta a lume di candela lì in teatro e avvelenarlo con un vino al cianuro di potassio e poi togliersi la vita allo stesso modo. Ma larrivo di Gustavo complica le cose....Il ritmo delle battute sarà ammorbidito da una decina di pezzi inediti cantati dai nostri personaggi.
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