Gli uomini hanno il doppio delle probabilità di morire di Covid

Gli studi hanno dimostrato che il Covid-19 è più letale per gli uomini over 60, persone di colore e asiatici

Gli uomini hanno il doppio delle probabilità di morire di Covid

A morire di coronavirus sono più gli uomini. A dirlo è la scienza. Secondo Henrik Salje, epidemiologo di malattie infettive presso l'Università di Cambridge, "l'età non può spiegare tutto". Il genere è un forte fattore di rischio e gli uomini hanno quasi il doppio delle probabilità di morire di Covid rispetto alle donne. Anche gli ultimi risultati delle ricerche scientifiche sul rischio di mortalità connessa al coronavirus, riportate da Nature, lo confermano. Per ogni 1000 persone infettate dal Sars-Cov-2 con meno di 50 anni, quasi nessuna morirà. Tra i 60 e i 70 anni, ne moriranno circa cinque. Oltre i 70, per circa 116 persone il virus sarà letale. E per ogni fascia d'età considerata saranno più uomini che donne.

La connessione tra rischio di morte ed età anagrafica è stata chiara dall'inizio della pandemia. Ma la conferma arriva dagli studi sul sistema immunitario. Alcuni team di ricerca specializzati - in Spagna, Inghilterra, Italia e Ginevra in Svizzera - hanno analizzato la presenza di anticorpi in campioni di popolazione. I risultati parlano chiaro: l'età è di gran lunga il più forte predittore del rischio di morte di una persona infetta. Con l'invecchiamento il corpo sviluppa bassi livelli di infiammazione e il virus potrebbe spingere oltre il limite un sistema immunitario già sovraccarico di lavoro, risultando così fatale.

Non solo. La probabilità di morte degli uomini colpiti da coronavirus, in ogni fascia d'età, si è rivelata doppia rispetto alle coetanee di sesso femminile. Anche in questo caso il vantaggio dipenderebbe dal funzionamento degli anticorpi. "Le differenze nella risposta del sistema immunitario maschile e femminile potrebbero spiegare i rischi divergenti", afferma Jessica Metcalf, demografa alla Princeton University nel New Jersey. Questo perché il sistema immunitario femminile potrebbe avere la capacità di rilevare prima gli agenti patogeni rispetto a quello maschile.

Un altro studio dalla Spagna iniziato ad aprile, in cui sono stati testati gli anticorpi di oltre 61mila residenti in famiglie selezionate casualmente, ha osservato una tendenza simile.

Il tasso di mortalità complessivo per la popolazione, che prima era circa l'0,8%, è rimasto vicino allo zero per le persone sotto i 50 anni, è invece salito all'11,6% per gli uomini sopra gli 80 anni. Per le donne era solo del 4,6%. Anche in questo caso a morire sono stati più gli uomini.

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